Il 16 marzo avrà luogo a Milano, nel prestigioso Palazzo Marino – col Patrocinio del Comune – un convegno dell’ANPI Nazionale, organizzato dal Coordinamento donne, sul tema: La violenza e il coraggio – donne, fascismo, antifascismo, Resistenza, ieri e oggi. Non si intende, semplicemente, “custodire la memoria”. Benché ricordare cos’è stato effettivamente il fascismo per le donne – più esattamente contro le donne – in questi tempi di riferimenti a quel regime come fascismo buono, colpevole solo di qualche errore, sia più che necessario. Come è necessario ribellarsi all’assuefazione per cui disordini nelle scuole e negli stadi, scritte violente su molti muri, violenze contro i diversi, frasi orrende sul web, vengono assorbiti come trascurabili scorie marginali. Al centro del convegno c’è, soprattutto, l’attualità: si vogliono analizzare le costanti di una cultura che, pure avendo compiuto grandi passi avanti, soprattutto nelle leggi, resiste nelle pieghe della società. Dove persiste un’idea della donna che, dopo tutto, se anche non trova un lavoro, un lavoro comunque ce l’ha ed è la maternità e dunque poco o niente si fa per favorire l’assunzione di responsabilità nel lavoro e nel sociale. Un’idea della donna come proprietà, che giunge persino al femminicidio, della quale si continua a mettere in primo piano il corpo, condannandola ad eterno oggetto da usare per il proprio piacere. Come denunciare e combattere questa vecchia cultura che fa dell’Italia uno dei Paesi più arretrati e non solo d’Europa, è il tema del convegno.