“Piaccia o no, le pagelle ai politici, compreso al signor Grillo, le daranno i giornalisti. L’ordine delle cose naturali in una sistema democratico in cui la stampa, con i suoi pregi e i suoi difetti, esercita una funzione di controllo sui pubblici poteri e sulle personalità pubbliche, non cambierà. La “rivoluzione di Grillo” non potrà mai impedire ai giornalisti di fare domande”. Lo afferma in una nota il segretario Fnsi Franco Siddi. “Se smettessero verrebbero meno alla loro funzione. Devono già smettere, invece, di seguire i “nuovi” che scappano alle domande della stampa italiana. Il signor Grillo, è libero di contestare chi vuole anche i giornalisti ma è inaccettabile che pretenda il silenzio e che pretenda di cancellare l’esercizio della critica. Oggi è un soggetto politico e come tutti i politici è sottoposto alla valutazione dell’opinione pubblica esercitata anche, sia pure non solo, attraverso la libertà di stampa. Davvero, non spetta ai politici dare le pagelle ai giornalisti ma in una democrazia piena sono giornalisti e l’opinione pubblica a dare le pagelle agli uomini pubblici. La polemica comincia a diventare stucchevole, speriamo che sia l’ultima, anche perché con questo suo format ogni scenata di Grillo contro i giornalisti si trasforma in una sovrapposizione mediatica e televisiva da cui trae eccessivi vantaggi”.