Che storia fratelli d’Italia!

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di Nadia Redoglia

Ai Padri della patria succedettero non troppo tempo dopo i ladri di questa. Poi fu la volta del papi delle pupe e in ultimo (ma non per ultimo)  toccò al puparo dei  pupi: è pressappoco questa la sintesi della nostra storia da che è natala Repubblica. Frapoco ci diranno chi sarà il prossimo garante della Costituzione e supremo rappresentante dell’unità nazionale sempre che nel frattempo sia ancora valido potersi appellare a questo sacro principio. E sì, perché nel momento in cui una parte del parlamento eletta dal popolo sovrano che ha già scelto costituzionalmente d’essere rappresentato in forza di democrazia indiretta e dunque nel rispetto dell’art. 67 Cost. rifiuta di adempiervi, a noi pare legittimo spaventarci…

Centinaia di migliaia di cittadini noti e non noti con tutti i mezzi legittimi a disposizione (web compreso naturalmente) proseguono ad appellarsi addirittura supplici a questi parlamentari affinché dimostrino senza fumosità, interessi personali e/o conflittuali, puerilità fantasiose che un tempo qualcuno chiamava miracoli, ebbene di non essere lì per annientare quel poco (ma sufficiente) di buono che ancora la nazione possiede, bensì di raccoglierlo e farlo fruttare.

Questi degnissimi cittadini si sono sentiti rispondere un sarcastico ghigno. Qualche migliaio tra questi sono stati invece direttamente tacciati di spalmare merda… Probabilmente, dopo l’incessante e frenetica distribuzione al popolo d’inviti sodomiti in campagna elettorale, non riescono proprio più a uscire dagli “spazi” circoscritti. S’ha voglia dunque aspettare prima che raggiungano il cuore e la testa!


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