Sabato prossimo, 23 marzo, a Roma si svolgeranno due manifestazioni. A piazza del Popolo una manifestazione straricca di mezzi, di denaro, di disprezzo per la Costituzione e di odio per la democrazia e l’indipendenza della magistratura, quella voluta da Berlusconi (quanti dei partecipanti saranno stati convinti da viaggio gratis, cestino-pranzo, diaria e altre utilità?).
A piazza Santi Apostoli, invece, alle ore 17, una manifestazione francescana, senza una lira, senza organizzazione, totalmente auto-organizzata e auto-finanziata dai cittadini, chiederà la realizzazione della Costituzione e dei suoi principi di “giustizia e libertà”, e l’applicazione della legge 361 del 1957 secondo cui Silvio Berlusconi è ineleggibile in Parlamento perché beneficiario di una concessione statale (“in proprio o come amministratore”, dice la legge, quindi innanzitutto il proprietario o azionista o controllore di fatto: dunque sia Berlusconi che Confalonieri, non quest’ultimo al posto del primo, secondo l’interpretazione alla azzeccagarbugli imposta fin qui dall’inciucio nelle “Giunte delle elezioni”).
Un centinaio di cittadini si alterneranno sul palco (in realtà, francescanamente, un trabiccolo con un megafono), per leggere gli articoli della Costituzione e alcuni testi che segnano i momenti salienti della lotta per i valori repubblicani nel nostro paese, dalla poesia di Calamandrei per il monumento alla Resistenza agli articoli di Sciascia contro la mafia o di Galante Garrone e Paolo Sylos Labini contro la corruzione e il conflitto di interessi (Alessandro Galante Garrone e Paolo Sylos Labini sono le personalità che con Antonio Giolitti, Vito Laterza e Aldo Visalberghi avanzarono nel lontano 1994 il primo appello/ricorso per l’ineleggibilità di Berlusconi, reiterato nel 1996).
Una manifestazione di solenne semplicità, che esprima la calma indignazione, la passione intransigente, la volontà di lotta della società civile, e imponga ai membri della “Giunta delle elezioni” del Senato, con la Moral Suasion dei cittadini, il rispetto della legge e dunque l’estromissione definitiva di Berlusconi dal Parlamento. Il capogruppo al Senato del M5S Vito Crimi ha già ribadito che la legge va applicata senz’altro (dunque Berlusconi deve tornare ad essere un cittadino eguale agli altri, senza più immunità e privilegi di impunità), e altrettanto ha fatto (fin qui a titolo personale) l’ex vicepresidente dei senatori Pd Luigi Zanda. Ma una presa di posizione ufficiale del Pd e del suo segretario Bersani ancora non c’è stata, e questo rende il peso della manifestazione ancora più importante.
La realizzazione della manifestazione è affidata a ciascuno di voi.“Manifestazione auto-organizzata” non è una definizione retorica ma l’esatta fotografia: la manifestazione riuscirà solo se ciascuno di voi si mobiliterà in tutti i modi: attraverso i propri social network, le associazioni e i movimenti di base di cui fa parte, i propri indirizzari mail, tutte le occasioni che ha di intervenire (anche da “ascoltatore”) in una trasmissione radio o televisiva. La potenza televisiva e giornalistica dell’establishment farà da grancassa alla manifestazione berlusconiana, ovviamente, e silenzio e muro di gomma (tranne rarissime eccezioni) a quella della coerenza democratica.
Attraverso il sito di MicroMega e la sua mailing list daremo comunicazione delle personalità della società civile che aderiranno e leggeranno dal “trabiccolo con megafono” gli articoli della Costituzione. Vorremmo che a farlo ci fossero anche i professori di educazione civica delle scuole superiori di Roma, gli studenti di tutte le sigle e di tutti i movimenti di lotta di questi anni, i giornalisti delle principali testate. Vorremmo che ogni partecipante realizzasse il suo cartello, le sue “parole d’ordine”, e nei giorni precedenti promuovesse l’iniziativa con volantini autoprodotti, nelle scuole, negli uffici, nelle facoltà, nei luoghi del “tempo libero”.
Le firme di adesione sul sito www.micromega.net hanno raggiunto, a metà pomeriggio di domenica 17 marzo, quota 215 mila. Speriamo che continuino ad aumentare, grazie al vostro impegno.
Tutti a piazza Santissimi Apostoli a Roma alle 17 di sabato 23 marzo, per la realizzazione della Costituzione e per l’ineleggibilità di Berlusconi.
Finché c’è lotta c’è speranza.