Vogliamo impegnarci nel recupero della memoria e della storia del Partito comunista italiano con l’intento di trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza che la Costituzione della Repubblica democratica, progettando una civiltà più avanzata, indica la via per uscire dalla crisi che scuote l’Italia.
Subiamo i colpi di una crisi globale che investe non solo l’economia e la finanza, bensì la totalità dell’ambiente sociale e naturale, distruggendo un immenso patrimonio di forze produttive e di cultura. Mentre nel mondo crescono venti di guerra, si affermano in Europa preoccupanti processi di svuotamento della democrazia. Nel nostro paese si pratica la retrocessione del lavoro da diritto a pura merce, smantellando così l’intera architettura della Costituzione. L’obiettivo è di abbattere una conquista di portata storica che, ponendo il lavoro a fondamento della Repubblica, ridisegna in termini moderni la questione della libertà e dell’uguaglianza.
Al rovesciamento dell’impianto costituzionale, e al conseguente azzeramento della sua visione moderna e innovativa, è funzionale la cancellazione dalla memoria collettiva dei partiti e delle culture che hanno scritto la Costituzione, l’hanno difesa e hanno lottato per applicarla. In particolare, la storia e la memoria collettiva della Repubblica vengono amputate della presenza e delle lotte del Pci, un partito che era arrivato a sostenere un’idea originale di comunismo, indissolubilmente legata all’affermazione della democrazia e della libertà.
La dannazione della memoria del comunismo italiano abbatte uno dei pilastri storico-politici su cui è stata eretta la Repubblica democratica fondata sul lavoro. Ma un Paese senza storia e un popolo senza memoria collettiva sono entità senza bussola. Una tabula rasa su cui più facilmente si possono incidere i segni dell’ideologia dominante, della mercificazione integrale, dell’individualismo egoista. Al contrario, il recupero dei principi della nostra Costituzione, in Italia e in Europa, è lo strumento per guardare avanti, per uscire dalla crisi verso una civiltà più avanzata, in cui la persona che lavora sia il fine e non un mezzo da cui trarre profitto.
Queste sono le motivazioni che ci spingono a promuovere una riconsiderazione della storia e della memoria del Pci con spirito di ricerca, senza verità precostituite, nel rispetto della pluralità delle convinzioni e delle diverse interpretazioni, respingendo rimozioni e tendenziosità palesi, ostili in modo preconcetto al ruolo e alla storia dei comunisti italiani.
Per questo intendiamo dare vita a Futura Umanità, Associazione per la storia e la memoria Pci. Essa si propone di indagare e far conoscere la vicenda storica del Partito comunista italiano, in particolare il suo contributo alla lotta di liberazione contro il nazifascismo, alla Costituzione della Repubblica, alla costruzione dell’Italia democratica e alla alfabetizzazione civile e politica di grandi masse; di favorire la pubblicazione e diffusione di ricerche e testi attinenti al Pci, alla sua memoria e alle sue lotte; di adoperarsi perché non vada disperso il patrimonio documentale, anche locale, che testimonia la vicenda dei comunisti italiani, il loro impegno politico e sociale, culturale e amministrativo; di organizzare con queste finalità giornate di studio, convegni, rassegne cinematografiche e altri eventi.
Una impresa impegnativa che guarda al futuro, al recupero attivo della memoria, all’indagine storiografica libera. All’analisi critica di un’esperienza politica unica in Occidente, che ancora ci parla attraverso le sue lotte e anche per il tramite della straordinaria modernità della nostra Costituzione. Una storia e una vicenda politica che le nuove generazioni devono poter conoscere nella costruzione del loro avvenire.
Imma Barbarossa, Mario Andrea Bartolini, Gianni Borgna, Gian Mario Bravo, Alberto Burgio, Giuseppe Cacciatore, Ennio Calabria, Sergio Caserta, Luciana Castellina, Paolo Ciofi, Angelo dʼOrsi, Ettore De Conciliis, Rossana Dettori, Piero Di Siena, Eugenio Donise, Paolo Favilli, Nino Ferraiuolo, Gianni Ferrara, Giuliano Garavini, Vladimiro Giacché, Dino Greco, Alexander Höbel, Giorgio Inglese, Lelio La Porta, Antonio Lavorato, Guido Liguori, Luca Lo Bianco, Gennaro Lopez, Renzo Martinelli, Francesco Maselli, Ignazio Mazzoli, Giorgio Mele, Corrado Morgia, Diego Novelli, Franco Ottaviano, Valentino Parlato, Rossana Platone, Giuseppe Prestipino, Luigi Punzo, Angelo Rossi, Mario Ruggiano, Gianpasquale Santomassimo, Paola Scarnati, Giacomo Schettini, Mario Tronti, Fabio Vander, Pasquale Voza.