Una occasione persa. Un’altra occasione persa. Per l’8 marzo la Rai non ha organizzato una prima serata di informazione per parlare dell’infamia del femminicidio. Se la Rai vuole recuperare il proprio ruolo di Servizio pubblico deve avere il coraggio di tornare a raccontare la realtà. Se ne è parlato nel corso dell’incontro “Donne e informazione: ricominciamo dai giovani”, organizzato dalla Commissione Pari opportunità dell’Usigrai in contemporanea al Liceo Tasso di Roma e al Meli di Palermo, e che domani farà tappa all’Università Cattolica di Milano. Serve un cambio di passo. Urgente.
Sull’informazione e sull’approfondimento, la Rai si era impegnata ad assicurare una inversione di tendenza.
Ancora brucia il vuoto che si è creato il giovedì sera dopo la chiusura di Anno Zero. Oggi invece parte un nuovo talent show musicale, con un atto di autolesionismo: la scelta come partner ufficiale di una radio privata concorrente.
L’Usigrai non lascerà che la Rai venga stritolata tra il conservatorismo e il qualunquismo.
Altro che vendita e privatizzazione: il Servizio pubblico ha bisogno di idee, progetti e investimenti.
Noi faremo la nostra parte con il “coraggio del cambiamento”.
* Segretario nazionale Usigrai