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Presidi culturali

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Pare che finalmente il vento sia cambiato e che possiamo, noi tutti che operiamo nei vari campi della cultura, smetterla di stare in difesa contro tagli di fondi, abolizione di istituti, eliminazione di posti di lavoro, ministri poeti… e permetterci finalmente di essere propositivi. Il Movem09 ha elaborato il progetto che sto per illustrare, con molto entusiasmo e molta concretezza. Ora l’Italia deve davvero cambiare se vuole sopravvivere. Noi siamo convinti che il cambiamento arriva da un diverso approccio della gente alla cultura. Sottolineo: diverso approccio della gente.
Ho avuto modo di leggere programmi per la cultura assolutamente condivisibili ma il progetto sui Presidi Culturali che proponiamo riguarda coloro che dovrebbero essere i destinatari attivi della cultura, cioè i cittadini, le persone. Ammettiamo che si riesca a dare nuovo impulso a tutte le industrie culturali… Ad esempio, aumenta l’offerta di cinema indipendente. Magari si fanno film difficile e bellissimi… Ma siamo poi sicuri che la gente vada a vederlo? Stessa cosa per il teatro: magari la drammaturgia contemporanea viene incentivata, ma poi la gente andrà vedere nomi o titoli sconosciuti? Parliamo dei Beni Culturali… finalmente si trovano i fondi per curarli, si fa manutenzione poi, magari, si gira l’angolo e c’è una discarica abusiva… Il fatto è che da decenni i cittadini italiani vengono bersagliati da media e messaggi che hanno clamorosamente abbassato il livello del gusto, le capacità critiche e, soprattutto, hanno cancellato i valori del bene collettivo in favore dell’avidità, dell’egocentrismo e dell’esibizionismo. E poiché questo lento degrado continua da decenni, noi dobbiamo rimboccarci le maniche e capovolgere questa tendenza lavorando capillarmente e incisivamente sul territorio: proprio tra la gente.

Il nostro progetto sui Presidi Culturali è esattamente questo: l’organizzazione di un sistema articolato radicato nel territorio che abbia come scopo fondamentale quello di insegnare alle persone ad apprezzare la cultura con tutto quello che ne consegue: l’apprezzamento del bello, il senso critico, l’ampiezza di vedute ma, soprattutto, il RISPETTO. Grazie alla Cultura si impara a rispettare se stessi, poi gli altri, anche se sono diversi , perché si è imparato a conoscerli; il patrimonio artistico e l’ambiente perché, quando si conosce a fondo qualcosa, quel qualcosa lo sentiamo nostro.

Il senso di appartenenza e di responsabilità, in opposizione alla delega è un altro degli obiettivi del Presidio che, proprio per educare a questo senso, prevede nella sua gestione quotidiana una forte partecipazione attiva da parte di tutti coloro che lo frequenteranno.

DESCRIVO BREVEMENTE L PROGETTO:

I PRESIDI CULTURALI che immaginiamo “presiedono” una zona circoscritta: un comune o una circoscrizione municipale. Ognuno ha una sede multifunzionale dove si svolgono le diverse attività e poiché fra queste c’è anche cinema e spettacolo dal vivo, la sede del presidio deve avere spazi utili allo scopo di performance. Poi ci deve essere uno spazio aggregativo comune….
Per queste sedi si possono utilizzare ad esempio beni confiscati alla mafia oppure recuperare spazi dismessi come caserme, mercati, fabbriche ecc. E, a proposito di “recuperare”…. Alcune associazioni del Movem09 hanno molto a cuore la questione del recupero di Cinecittà e oggi avrebbero dovuto parlarne ma hanno rinunciato per dare lo spazio ai questo progetto comune. Le ringrazio e segnalo come nel progetto di queste associazioni, Cinecittà dovrebbe ” diventare una “CITTADELLA DELLA CREATIVITA”, iniziando con gli uffici dedicati agli autori, scrittori e sceneggiatori, uffici per le Associazioni di Categorie dello spettacolo,alle redazioni dei giornali cinematografici e di spettacolo. Cinecittà è grande e potrebbe proprio ospitare la sede di un Presidio. Infine dovrebbe essere rilanciata inserendo negli studios un Festival del Cinema Indipendente Europeo con il mercato, un incontro di idee e di prodotti dell’Europa Unita.”

E anche questo progetto sposa bene con i Presidi perché questi, oltre a far funzionare le proprie sedi con corsi e attività, avrebbero il compito di creare una rete con tutte le realtà culturali già esistenti in zona che così , a loro volta, diventerebbero parte integrante del presidio stesso. Se in una certa zona, ad esempio, non esistono biblioteche, cinema, associazioni , il Presidio ha il compito di crearle e se invece già ci sono, si muove con loro per ampliare, valorizzare e coordinare il loro lavoro. In particolare il Presidio deve prendersi carico di portare nelle scuole , collaborando con le eventuali realtà già esistenti, tutte quelle discipline che aggregano e piacciono ai piccoli come la musica e il teatro e via dicendo.

IN COSA CONSISTONO I CORSI E LE ATTIVITA’ DEL PRESIDIO?
Sono approfondimenti fatti da esperti su ogni possibile disciplina culturale:
da teatro all’urbanistica, dal cinema alla scienza, dalla danza all’archeologia ecc. fatti sia su base teorica, sia pratica: con gite a musei, teatri, luoghi d’arte ecc ma anche con sperimentazioni personali. Ogni Presidio, inteso come sede e realtà locali , decide quali sono le proprie discipline, il numero e come svolgerle.

I protagonisti del presidio sono i cittadini, cioè persone di ogni età, ma deve esserci energia, modernità dell’ambiente ed un uso innovativo della tecnologia sufficienti ad attirare giovani. E saranno loro, questi protagonisti a rendere vivo il territorio, organizzando eventi frutto delle loro sperimentazioni, monitorando insieme agli esperti il patrimonio artistico e il paesaggio urbanistico. Individuando le criticità ed elaborando collettivamente soluzioni. E saranno sempre loro, i protagonisti, a prendersi cura della sede, ad abbellirla a rendere vivi e accoglienti gli spazi aggregativi, anche con turni di volontariato. Proprio per quel principio che lavorare per un cosa la fa sentire tua.

QUALI SONO LE ISTITUZIONI COINVOLTE ?

Il rapporto con la municipalità sarà essere strettissimo quindi saranno sicuramente coinvolti i comuni o le circoscrizioni comunali. Poi occorre coinvolgere le Regioni, sia per distribuire in modo equilibrato la presenza delle varie discipline sul territorio (e ogni cittadino sarà libero di andare in un altro presidio se non trova nel suo la disciplina che gli interessa), sia per la promozione delle strutture. (Ogni Presidio avrà il proprio sito e le proprie forme di comunicazione però l’intera organizzazione deve venire opportunamente pubblicizzata su tutti i meda a livello regionale). Infine, visto che il progetto ha aspirazioni nazionale dovrà essere coinvolto il Mibac.

In seno a una o più di queste istituzioni dovranno venire stabiliti i controlli di spesa e anche della qualità del lavoro dei presidi . Dovrebbero anche essere stanziati dei premi che premino la qualità dei risultati. Secondo il principio del merito.
Secondo il principio della trasparenza invece e con la collaborazione con le associazioni di categoria, dovranno essere scelti gli esperti che gestiranno e lavoreranno in ogni Presidio.

per concludere:
COSA SPERIAMO DI OTTENERE CON IL NOSTRO PROGETTO?

Sostanzialmente vorremmo il cambio di alcune caratteristiche e attitudini del popolo italiano, tipo:
-la crescita del livello culturale individuale in modo che ognuno possa comprendere e trarre vantaggio da ogni espressione artistica.
-il rispetto per il “diverso” e per l’ambiente.
-il posizionamento al centro del Bene Comune.
-il rifiuto dell’attitudine alla delega in favore della responsabilità individuale.

In modo di dare concretezza una frase che oggi va per la maggiore:
più cultura, più libertà, più democrazia.

* MovEm09



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