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Manifesto per la Bellezza. Tutte le adesioni

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All’inizio di questa campagna elettorale avevamo pubblicato su questo sito il manifesto “per la Bellezza” promosso dall’omonimo Comitato, nato nel 1998 sul nome e sul lavoro di Antonio Cederna. Manifesto che recava per titolo “Caro Leader, Signor Partito ecco 10 domande “brutte” Sulla bellezza”. All’interno le numerose e argomentate risposte ricevute dai candidati.

Caro Candidato, Caro Leader, Signor Partito
ecco 10 domande “brutte” Sulla bellezza

Noi del Comitato per la Bellezza, nato nel 1998 sul nome e sul lavoro di Antonio Cederna, vi chiediamo:

1)Può la Bellezza essere uno dei temi centrali, unitamente alla cultura e, in particolare, alla cultura della tutela, della vostra campagna elettorale, uno dei punti-cardine del vostro impegno politico?

2) La Bellezza è anche per voi un bene sociale, un diritto di tutti, uno dei pilastri di una nuova politica per la società italiana, partendo dal patrimonio storico-artistico, dal paesaggio, dai siti archeologici, dai centri storici?

3)   La Bellezza è stata sfregiata, mortificata e profondamente intaccata, dalle coste alla montagna, dalla campagna alla città, nel patrimonio storico-artistico-archeologico e in quello di biblioteche, archivi e fondi musicali, a causa della latitanza di una politica per la cultura, a causa dell’imperversare di condoni,  di abusi  e di inquinamenti d’ogni genere. Siete d’accordo?

4)Concordate sul fatto che il lassismo di Comuni e Regioni verso una edilizia di mercato utilizzata come fonte di entrata corrente per Enti locali vicini al collasso si è trasferita sul paesaggio imbruttendolo, mentre mezza Italia crolla o smotta, e che c’è un restauro colossale del territorio e del patrimonio edilizio vecchio e antico da promuovere, anche a fini sociali?

5)Ha senso una diffusione sfrenata di pale eoliche (che richiedono strade e sbancamenti di terreni collinari e montani già fragili) anche laddove non c’è vento sufficiente, persino in zone di alto pregio paesaggistico e archeologico, di pannelli solari senza limiti di sorta, spesso su terreni coltivati, oppure la creazione di maxi-impianti fotovoltaici?

6)E per la pianificazione urbanistica e paesaggistica, oggi negletta, siete pronti a riportarla in onore attuando anzitutto il Codice per i Beni culturali e per il Paesaggio, la co-pianificazione Ministero-Regioni, contro un consumo di suolo e un dissesto spaventosi che esigono un piano pluriennale per “rifare l’Italia”, mettendola in sicurezza? Vi impegnate a votare, al più presto, una legge che riduca nel modo più drastico il consumo di suolo?

7)Siete disposti ad appoggiare una autentica “ricostruzione” del Ministero come quello dell’Ambiente e ancor più di quello per i Beni e le Attività Culturali, indebolito, snervato, semidistrutto dalle ultime gestioni, da Bondi a Ornaghi?

8)L’Italia era riuscita negli anni Ottanta e Novanta a recuperare sull’Europa “verde” più avanzata creando una ventina di Parchi Nazionali (da quattro che erano, da decenni) e coprendo con la tutela il 10 per cento del territorio nazionale. Ma da anni ormai i Parchi di ogni livello mancano di fondi persino per la sopravvivenza. Vi impegnate affinché la politica dei parchi venga ripresa e potenziata ad ogni livello?

9)   Musica lirica, sinfonica, popolare, dal vivo, tutte le forme di teatro, di spettacolo, di cinema sono forse state degnate in Italia della giusta attenzione dagli ultimi governi? O non vi sono sembrate al contrario condannate alla più stentata e mortificata sopravvivenza, e magari ad una fine prematura? Vi impegnate a finanziarle in modo selettivo ma adeguato premiando le produzioni di qualità, i talenti meritevoli, le compagnie di giovani, le iniziative di ricerca e di riscoperta?

10)  Arte, cultura, musica, paesaggio continuano ad essere trattati in due modi sbagliati: a) come materie da privilegiare soltanto a chiacchiere continuando in realtà a speculare sulle aree, sui centri storici, sulle coste e sulle montagne,ecc. b) come “il nostro petrolio”, come “una macchina da soldi”, cioè come una serie di giacimenti da “sfruttare” cavandone profitti laddove essi sono possibili, abbandonando il resto a se stesso. Non credete invece, con noi,  che sia giunto il momento di considerarle un tutt’uno inscindibile, un valore strategico “in sé e per sé” (e non per i profitti che può dare), il “motore” reale di tante attività indotte, come il turismo culturale e naturalistico?

Voi candidati, voi leader dei partiti, siete pertanto disposti a condividere questa battaglia politica e culturale di civiltà per la Bellezza come bene di tutti e come diritto sociale nei termini che abbiamo qui esposto? E a verificare con noi periodicamente il vostro reale impegno su questi temi cruciali una volta eletti?

Il Comitato per la Bellezza
Desideria Pasolini dall’Onda, Vittorio Emiliani, Vezio De Lucia, Paolo Berdini, Pier Luigi Cervellati, Gaia Pallottino, Bernardo Rossi Doria, Irene Berlingò, Rita Paris, Nino Criscenti, Arturo e Bernardino Osio, Fernando Ferrigno, Annarita Bartolomei, Gianfranco Amendola, Pino Coscetta, Andrea Costa, Massimo Fregnani.
Hanno aderito anche il presidente di Mountain’s Wilderness, Carlo Alberto Pinelli, Giovanni Pieraccini presidente onorario RomaEuropa, Alberto Asor Rosa e la Rete dei Comitati Toscani, i consiglieri nazionali di Italia Nostra Nicola Caracciolo, Maria Pia Guermandi e Ebe Giacometti, il presidente della sezione romana Carlo Ripa di Meana, gli urbanisti Vittoria Calzolari e Francesco Ghio, Sauro Turroni, Giulia Rodano, l’economista Marcello De Cecco, gli storici dell’arte Antonio Pinelli, Andrea Emiliani e Tomaso Montanari, gli archeologi Mario Torelli e Carlo Pavolini, l’ex direttore generale Beni Culturali di Puglia, Ruggero Martines, gli storiografi Massimo Teodori, Enrico Menduni, Franco Monteleone, Giuseppe Tamburrano presidente della Fondazione Nenni, i giornalisti Elena Doni, Chiara Valentini, Rossella Sleiter, Corrado Giustiniani, la portavoce di “Salviamo il Paesaggio” Cristiana Mancinelli Scotti, Silvia Denicolò, portavoce Movimento 5 Stelle Lazio, Mauro Puliani, Ufficio Turismo, Provincia di Roma,  Anna Coen, don Roberto Sardelli animatore del Comitato pro-Centro storico di Pico Farnese (Fr), Salvatore Bonadonna, presidente dell’Associazione culturale di Studi Socio-Economici e Territoriali, Elena Mortola della Associazione Culturale Progettazione Sostenibile Partecipata, Carlo Troilo, Rosalba Rizzuto, Thaya Passarelli, Flavia De Luca, Fiamma Dinelli, numerosi Comitati romani e loro esponenti come Marcello Paolozza.

*Il nome dell’amico Luigi Manconi non figura stavolta fra i firmatari perché Luigi,   fondatore del Comitato per la Bellezza, viene candidato dal Pd al Senato in Sardegna. Ha ovviamente sottoscritto il Manifesto come candidato.

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