Il rompicapo delle ultime ore, il giallo a tinte rosa che guadagna spazio su giornali e tivù nel pieno della campagna elettorale -che a detta di politologi e sondaggi è la peggiore nella storia della Repubblica – è diventato un libro. “Francesca e il Cavaliere” edito dalla edizioni CentoAutori -la stessa casa editrice che ha pubblicato la biografia non autorizzata su Nicola Cosentino “Il Casalese”-, racconta un pezzo della love story del momento e la intreccia ai fatti e ai personaggi che hanno segnato la storia politica e giudiziaria del Pdl in Campania. Mostrando, purtroppo ancora una volta, l’ennesima, uno dei tanti lati oscuri della politica che abdica alla necessità di farsi rappresentare e rappresentarsi sulla base di competenza, merito e formazione al di là dei generi. E a rimetterci ancora una volta sono le donne sul piano dell’immagine, rappresentanza e rappresentazione che se ne fa. Le vicende narrate dai giornalisti Mariagiovanna Capone e Nico Pirozzi, autori nel nuovo libro della collana “Fatti& Misfatti”, dimostrano come le donne continuino ad essere moneta corrente, tangente, merce di scambio nell’esercizio del ruolo e del peso elettorale, più che politico.
Fatto che impone un surplus di attenzione prima di definire archiviato “il berlusconismo” e liquidarlo come fatto peculiare soltanto di una certa area e colore politico. L’ascesa di Francesca Pascale, mezzo secolo in meno del suo fidanzato, che in pochi anni riesce a sbaragliare in volata le tante agguerrite concorrenti al trono di Arcore. Ha dell’incredibile. Da ballerina del trash show “Telecafone” passando per gli scranni del consiglio provinciale di Napoli, fino ad arrivare al fianco dell’uomo che organizzava cene eleganti ad Arcore.
Ma Silvio Berlusconi e Francesca Pascale quando si sono conosciuti? Perché la vita privata di Berlusconi deve continuare a irrompere nel quotidiano di un Paese allo stremo ed essere considerato in modo semplificato un fatto di gossip senza che diventi dibattito sulla questione etico-politico e socio-culturale? Gli autori del libro ne parleranno sabato prossimo. Il dibattito che si svolgerà alle 17.00 nei locali di Ecosistema Informazione in piazza San Giovanni in Laterano n¤ 40, sarà moderato dalla giornalista di La7 Silvia Resta; interverranno Paolo Guzzanti, giornalista e scrittore autore di un libro il cui titolo è diventato un neologismo “mignottocrazia” secondo cui: “(…) Berlusconi ha disossato la dignità delle donne con lo stesso sistema con cui ha disarticolato la democrazia. I due processi sono complementari(…)”; Marisa Rodano tra le fondatrici dell’Udi (Unione donne italiane); Gemma Azuni consigliera comunale uscente e candidata di Sel a sindaca di Roma; Giulia Bongiorno, candidata alla presidenza della Regione Lazio con Fli.
Il libro
I primi passi nel mondo dello spettacolo come showgirl del programma trash Telecafone; lingresso in politica passando per la segreteria di Fulvio Martusciello, dove viene concepita la singolare idea del fan club Silvio ci manchi. Poi ma quando? il fatale incontro con lui, Silvio. La breve esperienza in consiglio provinciale e, infine, lufficializzazione del fidanzamento con Berlusconi, il 16 dicembre 2012. Ha dellincredibile lascesa di Francesca Pascale, mezzo secolo in meno del suo fidanzato, che in pochi anni riesce a sbaragliare in volata le tante altre agguerrite contendenti al trono di Arcore. Lei, che non ha il fisico della top model, né la classe o lo charme dellaristocratica, impara subito e bene. Corsi di dizione e portamento. Perfino di bon ton. Lo stile di Francesca post Silvio ci manchi è lontano anni luce dalla ragazza che leccava Calippo a gogò sulla spiaggia di Varcaturo. È sobrio e riservato. Quasi da signora. Quasi da first lady.
Gli autori
Mariagiovanna Capone è nata a Napoli dove si è laureata in Scienze Geologiche all’Università Federico II. Giornalista professionista, ha iniziato la sua attività nel 2001. Ha scritto per le testate Liberazione e Napolipiù La Verità. Attualmente collabora con il settimanale Oggi e con il quotidiano Il Mattino di Napoli. Francesca e il Cavaliere è il suo primo libro
Nico Pirozzi (Padova, 1954). È laureato in Sociologia allUniversità Federico II di Napoli. Giornalista professionista, ha curato la regia e i testi del documentario Il Casalese (Napoli, 2012). Ha pubblicato Fantasmi del Cilento Da Altavilla Silentina a Lenti uninedita storia della Shoah ungherese (Napoli, 2007), Napoli Salonicco Auschwitz Cronaca di un viaggio senza ritorno (Napoli, 2008), Traditi Una storia della Shoah napoletana (Napoli, 2010), La Shoah in Campania (Napoli, 2012). Ha inoltre curato la riedizione del pamphlet scritto da Maurizio Valenzi nel 1938, Ebrei italiani di fronte al razzismo (Napoli, 2010), e la pubblicazione del memoriale scritto da Gunther Langes Auf Wiedersehen Claretta (Napoli, 2012)
SABATO 16 FEBRAIO ORE 17.00 A ROMA, PRESESENTAZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE DEL LIBRO