Eternit, quelle impalpabili fibre che rubano il respiro

0 0

Non solo a Casale Monferrato la fabbrica dell’Eternit ha significato benessere al prezzo della vita. Anche nei cantieri navali di Monfalcone,  provincia di Gorizia, molti operai e famigliari si sono ammalati e sono morti a causa del mesotelioma pleurico e di malattie asbesto correlate. Hanno perso la vita perché le impalpabili fibre dell’amianto hanno rubato il respiro. Nell’isontino il riconoscimento delle responsabilità ha avuto tempi più lunghi rispetto a Casale Monferrato, ma ora manca poco. Ad aprile è attesa la prima sentenza del processo penale a carico dei dirigenti della Fincantieri per la morte di 89 operai . Per anni le denuncie presentate al Tribunale di Gorizia dall’Associazione “Famigliari e esposti amianto” sono rimaste sepolte, imprigionate in faldoni ammassati sotto una “polvere” di rimozione morale, opposta all’etica della giustizia. Poi la svolta nel 2008, grazie all’impegno del magistrato Beniamino Deidda che ha iniziato a occuparsi delle pratiche di Gorizia, città di frontiera divisa da oltre 50 anni dalla cortina di ferro fra Italia e Yugoslavia, terra di confine fra occidente e oriente, capitalismo e comunismo.«La sentenza, ha ricordato Chiara Paternoster, rappresentate legale dell’Associazione, non sarà il consumarsi di un gesto di vendetta, ma un atto di ripristino di giustizia e legalità. Tutta la città di Monfalcone e le istituzioni del territorio  saranno presenti alla lettura del verdetto. Verranno organizzate delle corriere per agevolare le persone con difficoltà di spostamento, nessuno dovrà restare a casa».

La situazione di Gorizia e di Trieste è pesante: dei 24 paesi dellaprovincia isontina4 sono in cima alla graduatoria dei comuni italiani con il più alto tasso di incidenza di mesotelioma asbesto-correlato. Fra i primi dieci luoghi avvelenati dalla polvere di amianto vi sono Monfalcone, San Canzian d’Isonzo, Ronchi dei Legionari, Staranzano e Trieste. Questa triste classifica, assieme ad altri dati preoccupanti, è stata pubblicata nell’ultimo Quaderno del ministero della Salute. Il picco dei malati è previsto fra il 2015-2020, visti i tempi lungi di incubazione dei tumori che possono essere anche di oltre 10 anni.  Di ricatto morale ha parlato Chiara Paternoster. «Non accettiamo che venga detto che sela Fincantierio l’Ilva di Taranto falliscono è colpa degli operai. Far studiare i figli, avere una casa dignitosa non devono costare la salute e la vita». Nei 4 comuni dell’Isontino vi è un’incidenza dal 18 al 23 percento di malati di tumore su 100mila abitanti e rimane gravissima la questione dello smaltimento. «Ogni anno, ha aggiunto Enrico Bullian, esperto di sicurezza sul lavoro, in Italia vengono smaltite 380mila tonnellate di amianto su una presunta presenza di 32milioni di tonnellate stimate dal ministero della Salute. Serviranno 85 anni per la totale bonifica».

Che l’amianto uccidesse lo sapevano già nel 1938 quandola Germanianazista risarcì le famiglie di operai deceduti per cause legate alla polvere velenosa. Ma il basso costo di produzione e i tanti settori di impiego hanno fatto chiudere gli occhi di industriali e dirigenti. In Italia solo nel 1992 la sua produzione è stata messa fuori legge. In altre parti del mondo, India, Brasile e Cina, per fare alcuni esempi, la produzione prosegue e tante saranno le vittime. A Torino intanto è iniziato il processo d’appello del processo Eternit. In primo grado i titolari della multinazionale sono stati condannata a 16 anni per disastro ambientale e mancata applicazione di norme antinfortunistiche. Per non dimenticare questa tragedia è diventata un spettacolo teatrale dal titolo “Malapolvere” scritto e interpretato da Laura Curino, ispirato al libro di Silvana Mossano. Un lavoro per far conoscere la verità e combattere l’indifferenza verso la tragedia di tutta una città. Per raccogliere l’eredità di chi non c’è più, per abbracciarsi, comprendere la paura. «Una piece per raccontare storie di persone, ricorda Laura Curino, che cercano nella giustizia e nella scienza gli antidoti alle male polveri delle coscienze». Lo spettacolo “Malapolvere”, andato in scena a Monfalcone, sarà in cartellone fra marzo e aprile in vari teatri fra i quali Udine, Mori, Vigevano, Pavia, Ivrea, Milano e Pordenone.


Iscriviti alla Newsletter di Articolo21