di GiULiA
Donne assenti nei temi della campagna elettorale, candidate oscurate dai media e in televisione. I maggiori problemi del Paese affliggono in primo luogo le donne, a partire dagli scandalosi tassi di occupazione femminile che relegano l’Italia penultima in classifica, precedendo solo Grecia, Messico e Turchia e ben 12 punti sotto la media europea. E la violenza, con 127 donne uccise l’anno scorso nella sola cerchia familiare, mentre per mancanza di fondi chiudono i centri antiviolenza.
Con i tagli alla spesa che colpiscono anche i consultori, i servizi sociali, i nidi,
scaricando sulle spalle delle donne già in difficoltà, spesso singole o
separate, la responsabilità di bambini, anziani e disabili.
E’ un silenzio assordante quello della politica che in questa campagna
elettorale ignora l’agenda delle donne, a partire dalla forte richiesta di
democrazia paritaria.
Ed è indecente l’oscuramento delle candidate da parte dei media. A partire
dalla Rai che ignora le nuove direttive introdotte dalla Commissione di
Vigilanza sulla par condicio di genere. Linee guida fatte proprie, con una
circolare, anche dall’Agcom, che tuttavia continua a non fornire dati sul
mancato rispetto dell’equa rappresentazione di genere in campagna
elettorale nell’emittenza nazionale.
E non va meglio con la carta stampata e l’informazione on line. GiULiA, la
rete delle Giornaliste Unite Libere Autonome, invita le colleghe e i
colleghi a squarciare il velo del silenzio, a porre domande alle candidate
e ai candidati sui temi che interessano le donne e a dare conto delle
risposte e delle proposte. E chiede ai vertici della Rai, ai direttori, ai
conduttori e alle conduttrici di fare spazio nelle poltroncine degli
studi televisivi alle donne candidate, dando loro voce e visibilità. E
chiede infine alle donne candidate di usare queste pubbliche occasioni per
dare voce e visibilità alla vita di tutte le donne, ai loro temi,
problemi, progetti.