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Editoria: il nuovo governo riprenda immediatamente in mano il ddl di riforma ascoltando le indicazioni di Fnsi, Odg, Fieg, Mediacoop, edicolanti

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Noi condividiamo l’allarme lanciato dal neo presidente della Fnsi Giovanni Rossi. dal consiglio nazionale della Fnsi, dalle organizzazioni di stampa regionali e dalla rappresentanza sindacale del gruppo Rizzoli. La crisi che si sta consumando in quel quel gruppo industriale è gravissima ed è una delle tante situazioni di crisi che si preannunciano. E di fronte alle quali non è possibile limitarsi ad alzare le braccia e a girarsi dall’altra parte. Per queste ragioni è necessario che il nuovo governo riprenda immediatamente in mano il ddl di riforma dell’editoria che non è mai stato portato a definitiva approvazione. Anche e soprattutto nella parte relativa agli stati di crisi e agli ammortizzatori sociali. Non si tratta peraltro di chiedere soldi ai contribuenti ma di portare a compimento, per fare solo un esempio, l’asta delle frequenze e di utilizzare una quota parte dei proventi per sostenere l’innovazione e aiutare il passaggio alla multimedialità, come peraltro accade in numerosi altri paesi europei. Noi ci attendiamo che il nuovo Esecutivo voglia trattare tutti gli imprenditori dell’editoria e dell’emittenza allo stesso modo abrogando quei conflitti di interesse che tanto hanno contribuito all’attuale situazione di crisi. Il nuovo esecutivo  riprenda in mano la riforma organica del settore ascoltando le preziose indicazioni venute in queste ore dalla Federazione nazionale della Stampa, dall’Ordine dei Giornalisti dalla Fieg, da Mediacoop e dalle organizzazioni sindacali degli edicolanti.


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