di Nadia Redoglia
In codesta repubblica Monti sale (e/o sala) in politica, Grillo la salassa, Casini e Fini proseguono in protetta salamoia, il duo Maroni-Berlusconi (non necessariamente in quest’ordine) ha optato invece, niente meno che, per la repubblica di Salò!
Gli è che, in codesta epoca di (ormai) svezzati seguaci leghisti (da mo’ è finito il tempo della loro neonatalità celodurista), non pochi hanno capito che manco la Salò di turno può più reggere per salvarli. A dispetto del romanesco da sempre inviso, sono costretti a rilevare che i loro obiettivi si sono ridotti a “sòla”. Sòla che ride…
Lega da sola (invece che sòla) e magari un Tosi (invece d’un Maroni) candidato per la Lombardia sarebbero piaciuti assai di più agli “svezzati” leghisti, ma la loro matrigna (la madre dovette darli in affidamento) cui fu affidata la famosa ramazza, ha preferito optare per la via più corta ovvero quella proposta dal già noto e riciclato(si) “papino il breve”, dante e prendente causa.