Una buona notizia. Il Pd ha deciso di non candidare Papania e Crisafulli. Si tratta di due esponenti sicuramente radicati nel territorio, il primo nella Provincia di Trapani il secondo in quella di Enna. Uno aveva patteggiato la pena, l’altro era stato rinviato a giudizio. Per entrambi il reato era quello, molto frequente nella pubblica amministrazione,di abuso d’ufficio.
Siamo lontani anni luce da quel che sta succedendo nel campo berlusconiano. Cosentino candidato, Dell’Utri che rilascia interviste di vago sapore mafioso “di chi sono amico io?”
D’altra parte è proprio l’amico principale di Dell’Utri (il solito pifferaio) che ha condotto l’attacco più scomposto e tenace al nostro sistema giudiziario. E mai in difesa del cittadino che non ottiene giustizia, sempre in difesa di potenti e di ricchi, e del più ricco e potente, se stesso.
Bravo Bersani. Ora però il Pd siciliano deve scegliere i sostituti. Sarebbe bello mostrare a chi invoca, e talvolta strumentalizza, la società civile, che i sostituti di Crisafulli e Papania, siano persone di cui si sa tutto, che sono noti per quel che hanno fatto, che non rappresentano poteri locali e vogliono cambiare la Sicilia e l’Italia.
Io intanto ho firmato l’appello di Don Ciotti contro la corruzione.
L’altra notizia purtroppo non è nuova. La banca d’Italia prevede recessione, meno uno per cento del prodotto interno lordo nel 2013. E la disoccupazione salirà al 12 per cento. (per i giovani andrà peggio). Bisognerà cambiare la politica economica, dell’Italia e dell’Europa.
Bisogna investire per le autostrade informatiche, un grande piano del lavoro legato alla salvaguardia dell’assetto idrogeologico, spendere in ricerca, nella scuola, per valorizzare il patrimonio storco e culturale del nostro paese. Su tutto ciò, con buona pace, di tanti che danno lezioni di realismo, bisogna cambiare pagina rispetto a quel che ha fatto e non ha fatto il governo Monti.