di Nadia Redoglia
Quellolì stette a capo del nostro governo per circa 20anni e sta lavorandoci su per superarli.
Mi scuso se ricordo spesso l’assunto, ma siccome sono un po’ prevenuta sugli istituiti “giorno della memoria” (solo perché ho paura che servano a distoglierci) da “memorie” che invece dovremmo avere (sacro) obbligo di ricordare tutti i giorni, non sia mai che anche per quellolì certi ricordi s’abbiano ad avere solo per una volta l’anno.
“Il fatto delle leggi razziali sono stata la peggiore colpa di un leader, Mussolini, che per tanti altri versi invece aveva fatto bene”. Un capace semiologo potrebbe ricavarne di tutto e di più. Ma nessun italiano ha bisogno d’addentrarsi nell’oltre: l’impostazione della frase è più che sufficiente per essere, qui e adesso, chiarissima a tutti, nessuno escluso…naturalmente sempre che lo si voglia.
“Peggiore colpa”/ “leader”/ “per tanti altri versi invece ha fatto bene”. E’ messaggio che sapeva bene poter trasmettere ai suoi affezionati elettori che attraverso quelle locuzioni hanno veramente avuto modo di ritrovare il loro caro leader del ‘94. “Colpa peggiore”: bunga-bunga e derivati. “Per altri versi ha fatto bene”: dall’ici soppressa, passando per la dentiera subito fornita all’anziana sdentata post terremoto aquilano, giungendo agli assegni per soccorrere postulanti (cfr. olgettine, ma pure i chiavi in mano delle sue news town) e via così andare con ‘ste puttanate, ci si può sguazzare con “ha fatto bene”. E vogliano mettere, dato il gran numero che ancora ci sta, quanti ardori nostalgici per “leader” mai defunti s’è riacchiappato?! Doppio bersaglio assolutamente centrato perché era giusto questo l’obiettivo…
Sappiamo bene che quella è frase consumata quotidianamente nelle bocche degli ignoranti, ovvero coloro che ignorano (per negligenza, imprudenza, imperizia) che gli atti compiuti contro la specie, conducono all’estinzione. Come potrebbe essere dunque possibile anche solo pensare che l’agente attuatore possa contenere del “buono” dato che è già incredibile immaginare, per ovvie ragioni, che il medesimo possa appartenere alla nostra stessa specie? Primo Levi ce lo insegnò.
Come non provare orrore, dunque, se a far propria quella frase è (ancora nel 2013!) un uomo di Stato cui abbiamo permesso di governare per quasi un ventennio. Ma di che memoria stiamo parlando?