“Sali in politica, scendi in campo?” Ne’ l’uno nè l’altro. Porto avanti, in altro modo, l’impegno di sempre. Cercare di capire e dire, con onesta’ quel po’ che ho capito. Con la passione del giornalista, che non e’ uno che sputa sentenze sulla base di una sua presunta “terzietà'”. No, e’ un cittadino che si appassiona, che spera, che sbaglia. Certo il ruolo cambia: non e’ la stesso fare il Punto per Rai News o il capolista al Senato in Sicilia per il PD. Intervistare o rispondere alle domande. Il giornalista istruisce la pratica in favore del lettore o di chi ascolta, il politico
deve passare l’esame. Per questo e’ importante che politici e giornalisti non facciano comunella, che restino ciascuno nel proprio ruolo. Per l’indipendenza di entrambi non per una presunta superiorità giudicante e super partes del giornalista. Mi occuperò di mafia. Molto della Sicilia, perché penso che se la Sicilia cambia tutto cambia. Ma anche di Rai, Servizio Pubblico, di precari e libertà di informare. Aspetto domande non corrive.