Cari amici di Articolo 21,
Vi scrivo perché mi hanno chiesto di candidarmi alle elezioni regionali del Lazio, nella lista Rivoluzione Civile. In questi 35 anni di passione politica, mi sono sempre fatto guidare da una certezza: che i metodi, più che le affermazioni o le promesse, siano la cosa più importante. Per questo, dopo aver combattuto perché le primarie fossero il metodo imprescindibile per restituire la Politica a noi cittadini, ho deciso, in mancanza di vere primarie, di rimettermi al giudizio di una consultazione online. Accetterò di candidarmi solo se avrò l’appoggio di altri cittadini come me.
500 per l’esattezza, in 48 ore (dalle 8.30 di oggi alle 8.30 di mercoledì mattina), la metà di quelle necessarie per la presentazione della lista elettorale nella provincia di Roma. L’appoggio di 500 cittadini che mi scelgono e che mi aiuteranno in una campagna elettorale corta e tutta in salita è la condizione di partenza minima, senza la quale non avrebbe per me senso candidarmi.
Se candidato e successivamente eletto, mi impegnerò, tra l’altro, a fare miei i principi sanciti dall’appello Democrazia 2.0 (del quale, del resto, sono uno dei promotori), poiché sono convinto che il futuro del Paese passi anche attraverso la Rete e le sue straordinarie potenzialità di democrazia. La mia rivoluzione, in questi anni è stata tentare di restituire potere e valore alla partecipazione diretta di noi cittadini alla politica e affrontare una volta per tutte il problema del conflitto di interessi.
Ecco perché mi rivolgo a voi, che avete condiviso con me queste battaglie. Ci impegniamo insieme per cambiare le istituzioni, a partire dalla Regione Lazio? Per favore, fatemelo sapere cliccando “mi piace” su questa pagina Facebook.