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Giornalisti. Ordini regionali contestano riforma

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Anche i presidenti e i vice presidenti degli Ordini regionali dei giornalisti,
guidati dal presidente dell’Emilia-Romagna, Gerardo Bombonato, contestano le nuove
norme che priverebbero gli Ordini regionali dei giornalisti della competenza
disciplinare. Bombonato, a nome del gruppo di presidenti e vicepresidenti
firmatari dei documenti della riunione di Milano del 27 novembre scorso, e poi
fatti propria da diversi consigli regionali, ha organizzato per oggi, giovedì 10
gennaio, alle 17, all’Una Hotel di Roma, una riunione tecnica per “chiarire, anche
sulla base di nuovi pareri legali acquisiti, i molti dubbi ingenerati dalla scarsa
informazione di questi mesi su temi vitali per il nostro futuro come la disciplina
e la formazione e dalle decisioni ‘improprie’ (è ovviamente un eufemismo) assunte
dal Consiglio nazionale senza minimamente (e volutamente) tenere conto delle
indicazioni giunte dai consigli regionali”.

“Sono molti, infatti – scrive il presidente dell’Odg dell’Emilia Romagna –, i nodi
da sciogliere, anche dal punto di vista procedurale, in attesa della risposta del
Ministero (ma sulla vigilanza degli Ordini regionali l’aveva già data e in modo
chiaro) agli ultimi quesiti posti dal presidente Iacopino. Credo sia importante la
presenza di tutti per confrontarci sui reali problemi ed arrivare con una
posizione il più possibile condivisa alla Consulta del giorno dopo”. Insomma,
un’altra gatta da pelare per l’Ordine dei giornalisti. Forse sarebbe stato meglio,
come da alcuni sottolineato, di far sì che i Collegi di disciplina non fossero
solamente formati da giornalisti, ma anche da esponenti della società civile, per
allontanare anche solo il sospetto di trovarsi di fronte a una casta.


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