Scampia e le bombe del terrorismo camorrista

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di Arnaldo Capezzuto
Mentre nell’affollato centro storico partenopeo si festeggiava la ’Notte bianca’ a Scampia in via Galimberti dei giovani a bordo di un’auto a forte velocità lanciavano una bomba carta che dopo essere esplosa ha causato – solo per un miracolo – il ferimento lieve di un bambino e di una ragazzina. In ogni caso il rischio per le potenziali vittime è stato altissimo: Francesco, 9 anni, è stato colpito al viso da schegge dei vetri infranti di alcune auto in sosta. Mentre dei tremendi pallini metallici della bomba hanno raggiunto Michela, 13 anni, appena uscita da un vicino supermercato, provocandole contusioni a una gamba e all’addome. L’ordigno – hanno accertato infatti i carabinieri – conteneva all’interno delle sferette metalliche ed era quindi stata costruita per ferire o addirittura uccidere.

C’è un forte valore di simboli violenti in questa azione di tipo militare attuata dagli uomini di merda della camorra. La strategia scelta – in via Galimberti è ubicato quel cosiddetto lotto G, considerato il nuovo enclave del gruppo dei ‘Girati’ sottratto ai perdenti ‘Scissionisti’ – è di tipo terroristica. Decidere di lanciare una bomba carta – forse di fabbricazione dell’ ex Jugoslavia – in un complesso condominiale popolare significa – come minimo – che i capi clan degli Scissionisti hanno deciso di perseguire un disegno preciso e terroristico nella lotta contro la fazione rivale. Uno scontro all’ultimo sangue senza distinzione tra “colpevoli” e “innocenti”.  Siamo alla vigilia – pare di capire – della battaglia finale.

A Napoli – del resto – la vita vale poco. E’ una brutta storia, tragica che mi atterrisce. Queste azioni criminali-terroristiche dei clan o di loro fazioni vengono compiute con cinismo e scioltezza impressionanti. Poco importa se a Scampia e in generale nell’intero hinterland a Nord di Napoli ci sia un massiccio spiegamento di forze dell’ordine per il controllo e il contrasto alla criminalità. Solo pochi giorni fa il quartiere di Scampia è balzato al disonore della cronaca nazionale per l’agguato messo a segno contro Luigi Lucenti, 50 anni: i killer – all’ora di pranzo – hanno inseguito il pregiudicato fin dentro il cortile dell’asilo nido della scuola materna “Montale” in via Fratelli Cervi e hanno fatto fuoco. Per fortuite coincidenze, i bambini e gli insegnanti non si sono trovati nel mezzo della sparatoria: provavano i canti per la recita di Natale. Certo l’orrore provoca indignazione e reazioni. Luce accese nelle scuole e assemblee con la società civile. Il ministro dell’Interno Cancellieri in visita. Presìdi e vigilanza rafforzata. Il ripescaggio di qualche vecchio e dimenticato progetto di videosorveglianza. Segnali di attenzione che somigliano a riti collettivi per esorcizzare il male. Trascorrono pochi giorni e si scopre che una storica associazione di volontariato come ‘Mammut’ rischia di chiudere perché è senza un euro in cassa.

Un terreno confiscato a Chiaiano, inizialmente affidato a una cooperative sociale è sprofondato in pastoie burocratica. Gli altri gruppi sul territorio vanno avanti con collette e sottoscrizioni per finanziare dopo scuola e mense per i disagiati.  Occorre tenere l’ombrello ben aperto perchè piovono di continuo promesse. A Scampia abbatteremo le Vele. A Scampia sorgerà l’Università. A Scampià è pronto un progetto per la socialità. A Scampia saranno trasferiti uffici e servizi. A Scampia ci saranno più vigili urbani. In questo marasma il questore di Napoli Luigi Merolla di recente ha detto: “Ci sono intere famiglie coinvolte nello spaccio e c’è una stratificazione di comportamenti criminali che interessano due, anche tre generazioni. Se andiamo a analizzare i gruppi e come sono costituiti, non sono rappresentati da personaggi di chissà quale spessore criminale. Il solo impegno delle forze dell’ordine e della magistratura non è sufficiente”. Una verità così pesante quanto così disincantata. La commedia dell’assurdo purtroppo è destinata a continuare, solo che ora non si recita più a soggetto ma si lanciano bombe vere della camorra terroristica.

Auguri di buon Natale per chi si salva.

www.liberainformazione.org


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