“Il Casalese – Ascesa e tramonto di un leader politico di Terra di Lavoro”, scritto da nove giornalisti campani, il prossimo 11 dicembre riceverà il Premio nazionale per l’impegno civile “Marcello Torre”, conferitogli dall’Associazione che porta il nome del sindaco di Pagani, ucciso dalla camorra l’11 dicembre 1980.
Pubblicato a novembre dello scorso anno, il volume è stato, sin da subito, bersagliato da richieste di sequestro e distruzione delle copie, risarcimento danni e da querele per diffamazione, avanzate da alcuni dei familiari dell’ex sottosegretario all’Economia, Nicola Cosentino, cui la biografia (non autorizzata) è dedicata. Iniziative giudiziarie che, però, non hanno impedito al “Casalese” di ricevere, nello scorso mese di luglio, il Premio Paolo Giuntella per la libertà d’informazione, assegnatogli dall’associazione Articolo 21.
Soddisfazione per l’ennesimo, prestigioso riconoscimento è stata espressa da Pietro Valente, presidente della casa editrice Cento Autori. “Si tratta – ha spiegato – di un premio che ci onora, in quanto dedicato a una persona che ha sempre tenuto la schiena dritta, anche quando a sbarrargli la strada è stata la camorra. Per questo motivo vogliamo simbolicamente dedicare questo riconoscimento a tutti quei giornalisti ed editori che, con pochi mezzi e scarse risorse, quotidianamente raccontano pezzi di verità scomode di questo Paese, incuranti di quelle che sono le intimidazioni e le minacce del prepotente di turno”.
“Un particolare ringraziamento – conclude Valente – va alla Federazione nazionale della stampa, all’Ordine dei giornalisti della Campania, ai parlamentari, alle associazioni e a tutte le persone che nel corso di questi dodici mesi ci hanno sostenuto, permettendoci in questo modo di portare avanti la nostra battaglia di libertà, che certamente oggi condivideranno la nostra soddisfazione”