di Askavusa*
Il 10 dicembre 1948 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite scriveva una delle pagine fondamentali per il diritto internazionale: la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo. Si sa però che tra le leggi, le dichiarazioni, i trattati e tutto quello che sta sulla carta e poi la loro reale applicazione ci sono delle distanze enormi a volte dei muri altissimi. C’è da chiedersi cosa è cambiato da allora a oggi e cosa le Nazioni Unite hanno fatto di concreto per estendere i diritti.
Di certo è un ruolo difficile quello delle Nazioni Unite che spesso si ritrovano a dover garantire la pace con la guerra, cosi come a volte si trova a dovere prendersi cura di migliaia di persone che scappano dal proprio paese o dal paese in cui vivono, magari dopo una guerra in Libia fatta proprio dalle Nazioni Unite, cosi si innesca un corto circuito, i conti a noi non tornano più, non si può dare con una mano uno schiaffo e con l’altra una carezza, diventa un modo di agire schizzofrenico.
Ad esempio a Lampedusa da più di un mese ci sono circa 800/900 persone provenienti dal corno d’Africa che vivono nel centro di Imbriacola, fatto per 300/400 persone, queste vengono fatte uscire da buchi che vi sono nella recinzione, come dei cani, facendo finta che nessuno veda, poi rientrano sempre da questi buchi, la prima cosa che cercano è qualcuno che gli cambi i dollari col rischio di trovare, come succede, qualche furbo che ci guadagni sul cambio, invece di cambiare direttamente nel centro con un rapporto di cambio normale. Fuori dal centro hanno poco da socializzare, visto che parlano tutti l’inglese, girano per l’isola come fantasmi, qualcuno solidarizza, noi non avendo più una sede, non riusciamo a fare molto, se non aiutarli con piccoli gesti quando possiamo.
Si era detto a Lampedusa tre giorni massimo e poi trasferimenti, invece il tempo passa, la noia aumenta, i soldi finiscono e poi ?
Intanto altri diritti, quelli degli isolani di Lampedusa e Linosa vengono quotidianamente calpestati, ricordo in breve che le scuole a Lampedusa si fanno con i doppi turni e in edifici precari, che gli specialisti nel poliambulatorio sono una volta alla settimana se tutto va bene, che paghiamo il carburante più caro d’Italia e che a Linosa carburante non ne hanno da molti giorni. Mi fermo qui ma ci sarebbe ancora tanto da raccontare.
Aldilà di tutto, la Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo è un punto di arrivo e partenza importantissimo, una tappa fondamentale su cui costruire azioni concrete, una piccola ma significativa pratica stiamo tentando di riproporla da qualche hanno insieme ad amici di altre regioni italiane, con cui abbiamo fondato La rete del caffè sospeso, rete di festival indipendenti in mutuo soccorso, abbiamo preso il nome da una pratica napoletana : Si usava nei bar di Napoli, quando una persona era particolarmente felice perché aveva qualcosa da festeggiare oppure perché aveva iniziato bene la giornata, beveva un caffè e ne pagava due, per chi sarebbe venuto dopo e non poteva pagarselo. Era un caffè offerto ….. all’umanità. Di tanto in tanto qualcuno si affacciava alla porta e chiedeva se c’era “un caffè sospeso”…. e spesso riceveva in cambio anche un sorriso.
Bisogna cominciare ad applicare le grandi idee nei piccoli gesti quotidiani per ridare senso alle parole e ai ragionamenti, e per questo che vi invitiamo a pagare un caffè sospeso, come esercizio di solidarietà, come palestra di civiltà, in questo momento difficile dove anche pochi spiccioli fanno la differenza per vivere la giornata, proprio ora è il momento di fare uno scatto, guardare con altri occhi quello che ci sta accadendo e cominciare a considerare questa “Crisi” una opportunità di cambiamento.
Lanciamo un appello alla società civile : Non dimenticatevi di questi migranti che sono a Lampedusa, non dimentichiamoci dei tanti migranti che vivono in condizioni disperate nel nostro paese, chiediamo con forza alle istituzioni che i valori espressi nella Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo vengano messi in pratica e non restino soltanto dei principi astratti.
http://askavusa.wordpress.com/2012/12/10/giornata-dei-diritti-umani-e-del-caffe-sospeso/