Attenti a quei due pericolosi bolscevichi che rispondono ai nomi di Fabio Fazio e Luciana Littizzetto. Il grido di allarme viene da un consigliere di amministrazione della Rai, un tal Antonio Verro, sentinella di Berlusconi nel servizio pubblico. Lucianina, come la chiama Fazio, ne ha dette una delle sue, traducendo un sentimento che anima una vera moltitudine in tutta Europa
, cittadini che contano, capi di governo, parlamentari della Ue. Esponenti del Ppe, il partito popolare europeo di cui fa parte Berlusconi ne hanno chiesto l’espulsione. Quale è il delitto che viene addebitato alla Littizzetto? Prendendo spunto dal ritorno del cavaliere ha parlato di “una pragmatica sensazione di aver rotto il c…”.
Verro e poi Cicchitto fanno boccucce. Non vogliono censurare,per \carità , dicono all’unisono, ma non si devono usare certe parole, anche perché a quell’ora la tv la guardano i ragazzini. Non per prendere le difese di chi dice qualche parolaccia, ma basta frequentare bus, metro, andare all’uscita di qualche scuola, anche elementare per sentire i più grandicelli che dicono “ mi ha rotto il…” magari a proposito di qualche insegnante e, sempre magari, hanno imparato in casa l’uso di quella parola. E’ diventata linguaggio comune, ha perso qualsiasi forma di volgarità Verro e Cicchitto si dovrebbero chiedere quante volte hanno pronunciato la frase incriminata. . Comprendiamo che chi è abituato a definire le cenette di Berlusconi “cene galanti” si scandalizzi ma ciò che disturba i berluscones è il fatto che i due bolscevichi sono i conduttori del festival di Sanremo che svolgendosi dal 12 al 16 febbraio potrebbe incrociare le elezioni. Chissà,temono, quante ne diranno i due bolscevichi contro Berlusconi. Allora Verro pone la prima pietra: la Lucianina non può usare la Rai come “megafono o pulpito” e “alla luce di quanto avvenuto e considerando anche che il prossimo Festival di Sanremo si svolgerà in un periodo di campagna elettorale, se non proprio alla immediata vigilia delle elezioni politiche, confido nel senso di equilibrio e nella professionalità di Fabio Fazio” Come dire, si faccia sloggiare Littizzetto e il festival può andare. . Al capogruppo del Pdl, già tesserato P2 .non basta: “Il Festival di Sanremo, previsto per il 12-16 febbraio 2013- dice Cicchitto- sarà guidato da due personalità come Fazio e la Littizzetto, che non sanno dove stia di casa l’imparzialità”.
Spostare il festival per non incrociare le elezioni
Beppe Giulietti, il portavoce di Articolo 21 ricorda che già Biagi, Santoro, Fazio, Saviano, Littizzetto, Dandini, tanto per citarne alcuni sono stati presi di mira da alcuni consiglieri ora, afferma, la cosa rimarrà lì perché “ la mancanza di senso del ridicolo potrebbe rivelarsi rovinosa per la Rai stessa”. Errore. In Rai, il direttore generale porterà la cosa in Consiglio di amministrazione per decidere se spostare il Festival. Sarebbe d’accordo anche la presidente. Luigi Gubitosi ha già fatto una romanzina ad Antonio Di Bella, direttore di Rai 3, in transito, senza neppure essere stato ringraziato per il lavoro svolto ed ha auspicato, si fa per dire,”un maggior rispetto e una maggiore attenzione nei confronti di tutti gli esponenti politici, evitando eccessi”. La motivazione di un eventuale spostamento del festival: gli obblighi del servizio pubblico in presenza di campagne elettorali. La Rai, una grande azienda, un grande palinsesto, non sarebbe in grado di dare lo spazio dovuto alle forze politiche. E’ questo l’assillo di Gubitosi. Mancanza di senso del ridicolo direbbe Giulietti. Appunto.