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Elezioni, assente dalle “agende” il tema della sicurezza sul lavoro

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Il 24 e 25 Febbraio 2013 si terranno le elezioni  politiche per decidere i futuri parlamentari e il nuovo Governo. In questa campagna elettorale c’è un tema  assente, un tema molto importante di cui nessuno  parla, ed è quello della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. Un tema di cui non si parla, perché è un tema molto scomodo e spinoso. Ogni giorno 3/4 lavoratori non fanno più ritorno  a casa, perché morti a causa dell’insicurezza sul  posto di lavoro, ma non ho letto da nessuna parte  cosa intendono fare i vari schieramenti politici per porre fine a tutte queste stragi sul lavoro,  che non fanno solo morti, rovinano famiglie e  rendono tanti giovani orfani e soli: Il lavoro  non può essere una fabbrica di vedove e di morti,  deve essere un luogo di vita!  Come non ho letto da nessuna parte, cosa si vuole  fare, perché venga modificato quanto prima il TU  1124/65 che regola i risarcimenti Inail per gli  infortuni e le malattie professionali:1936,80 di  risarcimento una tantum di rimborso spese funerarie vi sembrano tanti?? A me sembrano un vergogna, uno scandalo, che non  può continuare ad esistere in un Paese che si definisce civile come l’Italia. Ma è mai possibile che in 47 anni non sia stati  in grado di modificare (neanche di una virgola) il TU 1124/65? L’Inail si difende dietro al fatto che loro non  possono fare di più, perché devono rispettare la legge. C’è un “tesoretto” derivante dagli avanzi di  bilancio Inail, che ammonta a 18,5 miliardi di  euro (è depositato presso un conto infruttifero  della Tesoreria dello Stato), quindi non mi sembra ci sia un problema di soldi. Se invece di utilizzare questi soldi per  ripianare i debiti dello Stato Italiano, si  usassero per aumentare le rendite da fame agli  invalidi e ai familiari dei morti sul lavoro e  per dare una rendita anche  a quei genitori delle  vittime del lavoro che non risultino ricevessero  contributi al mantenimento, dal loro caro  ammazzato dall’insicurezza nei luoghi di lavoro e  fosse data una rendita anche al convivente, forse  cambierebbe qualcosa in Italia.

Il 21 Novembre 2012 la Commissione Europea ha  deciso di inviare un parere motivato alle  autorità italiane, sulla procedura d’infrazione n  2010/4227 aperta il 30 Settembre 2011, sulla  violazione di alcuni punti della direttiva europea quadro 89/391/cee. L’Italia ha tempo fino al 21 Gennaio  per  modificare il Testo Unico sicurezza sul  lavoro (Dlgs 81/08), adeguandolo alle disposizioni della Commissione Europea:

-Deresponsabilizzazione del datore di lavoro in  caso di delega o subdelega (violazione  dell’articolo 5 della Direttiva europea 89/391/CEE)
-Proroga dei termini prescritti per la redazione  di un documento di valutazione dei rischi per una  nuova impresa o per le modifiche sostanziali  apportate a un’impresa esistente (violazione  dell’articolo 9 della direttiva 89/391/CEE).

Ma non mi risulta che il dimissionario Governo  Monti abbia agito in tal senso, quindi è  probabile che questo problema verrà lasciato in  carico a chi verrà al Governo successivamente. Non c’è un leader di partito, un candidato di un  qualsiasi schieramento che parli di tutto ciò. Tutto questo silenzio è sconcertante!

* Operaio metalmeccanico e Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza-Firenze
Email: bazzoni_m@tin.it


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