Il punto politico è semplice: i Fratelli Musulmani hanno sbagliato tutto, puntando soltanto su sé stessi e sulla loro forza, sul loro indiscutibile radicamento popolare. Ma non si può andare contro l’esercito, contro il vecchio apparato di Mubarak, contro il movimento di piazza Tahrir, contro i copti, e un po’ anche contro i salafiti. Bisogna avere degli alleati e l’alleato obbligato era il movimento di piazza Tharir, al quale sarbebero seguiti ovviamente i copti.
La primavera così conferma tutta la sua forza impetuosa: chi ha avuto il coraggio di ribellarsi a Mubarak e ai suoi apparti repressivi, non si ferma certo davanti a Morsi, se questi sceglie la via dei poteri speciali. Per il presidente questo rischia di essere davvero l’inizio di una precocissima fine.