BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Da Libera Trapani solidarietà a Nadia Furnari

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Il coordinamento provinciale di Libera Trapani aderisce all’appello sottoscritto tra gli altri da Articolo 21 a proposito di una vicenda che ancora una volta esplosa in Sicilia evidenzia come ancora oggi non hanno dalle nostre parti giusta cittadinanza il diritto di critica, il diritto di parola, il diritto a scrivere le pagine per raccontare le cose che non vanno nella nostra Regione, e questo in violazione della nostra Carta Costituzionale.

“L’arma delle citazioni in sede civile per pretesi risarcimenti di danni – dice Salvatore Inguì coordinatore provinciale di Libera Trapani – continua ad essere utilizzata per compiere quelle che diventano vere e proprie intimidazioni contro i diritti sanciti dall’articolo 21 della Costituzione. Per queste ragioni condividiamo l’appello e esprimiamo solidarietà vicinanza e sostegno a Nadia Furnari fondatrice e anima dell’Associazione Antimafie Rita Atria e da tantissimi anni punto di riferimento dell’antimafia sociale. Oggi Nadia Furnari dovrà comparire in Corte d’Appello di Messina per la chiamata in giudizio promossa dall’ex Prefetto di Messina, Stefano Scammacca, contro l’Avvocato Repici che, in due lettere rivolte al Presidente del Consiglio dei Ministri nel 2007, denunciava fatti e circostanze che coinvolgevano lo stesso ex prefetto. Nadia Furnari è stata citata nel procedimento per una richiesta di risarcimento danni, in quanto accusata di essere, attraverso il sito www.ritaatria.it, l’organo divulgatore delle lettere. C’è già stato un primo grado di giudizio, nel quale il Tribunale ha respinto la richiesta di risarcimento sia nei confronti di Repici sia nei confronti di Nadia sul presupposto che la pubblicazione delle lettere costituisca legittimo diritto di cronaca. Auspichiamo e chiediamo, da cittadini che hanno a cuore la lotta contro le mafie e chi ne è protagonista, e da persone che in questi anni hanno conosciuto, apprezzato, stimato e condiviso l’impegno di Nadia, che la richiesta venga nuovamente respinta.”


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