A 43 anni da Piazza Fontana, per non dimenticare*

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Attorno alle 16.30 di venerdì 12 dicembre 1969, un ordigno di elevata potenza esplose nel salone centrale della Banca nazionale dell’agricoltura, sede di Milano, in piazza Fontana, dove coltivatori diretti e imprenditori agricoli erano convenuti dalla provincia. Gli effetti furono devastanti: il pavimento del salone fu squarciato e diciassette persone restarono uccise, altre novanta circa furono ferite.
Qualche minuto prima della esplosione, un altro ordigno venne rinvenuto nella sede della Banca commerciale di piazza della Scala sempre a Milano. Tra le 16.55 e le 17.30, altre tre esplosioni si verificarono a Roma: una, all’interno della Banca nazionale del lavoro di via San Basilio; altre due, sull’Altare della Patria di piazza Venezia. Questi attentati provocarono feriti e danni.
I cinque attentati del pomeriggio del 12 dicembre 1969 segnarono l’inizio di quel periodo della vita del Paese che va sotto il nome di “strategia della tensione”.
A 43 anni dalla strage, il Comitato permanente antifascista contro il terrorismo e per la difesa dell’ordine repubblicano, d’intesa con i Familiari delle Vittime, promuove una serie di iniziative non solo per rendere il doveroso tributo di memoria ai caduti, ai feriti e ai familiari, ma anche per riflettere su una vicenda che presenta ancora molti lati oscuri.

Il programma completo degli eventi

Casa della memoria 

*tratto da Rete degli archivi per non dimenticare


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