I sondaggi danno Obama e Romney in un sostanziale testa a testa, anche se il presidente uscente ha un leggero vantaggio in diversi Stati chiave – il piu’ importante in Ohio – che potrebbe assicuragli quei 270 grandi elettori per rimanere alla Casa Bianca e cosi’ diventare il primo democratico a conquistare un secondo mandato, dopo Bill Clinton, nel 1996.
Mitt Romney, insieme alla moglie Ann, ha votato nella cittadina di Belmont, vicino Boston, dove i due risiedono e dove votarono anche a marzo scorso in occasione delle primarie repubblicane. “Immagino sappiate per chi”, ha scherzato con i giornalisti, prima di lanciarsi in in paio di ultimi appuntamenti elettorali, tra cui l’Ohio. “Mi sento alla grande”, ha poi aggiunto quando gli e’ stato chiesto la sua previsione sul Buckeye State, che e’ vitale per il suo approdo alla Casa Bianca. E proprio in Ohio, un curioso episodio conferma l’importanza dello Stato in queste elezioni: le due campagne elettorali si sono quasi incontrate, a Cleveland, dove il vice-presidente Joe Biden e’ sbarcato a sorpresa pochi minuti dopo l’atterraggio di Romney: il repubblicano e’ rimasto a bordo fino a quando il corteo di Biden non e’ sparito e a quel punto sulla pista dell’aeroporto e’ arrivato anche l’aereo dell’altro repubblicano, l’aspirante vice Paul Ryan.
Obama – che ha votato il 25 ottobre scorso, primo presidente ad approfittare dell’early vote’- e’ da lunedi’ sera nella ‘sua’ Chicago, insieme alla First Family. Oggi ha incontrato i volontari, ha telefonato agli attivisti e vuole giocare la tradizionale partita di basket ‘portafortuna’; ma ha anche fatto alcune ‘uscite’ elettorali, in interviste radiofoniche: a una radio di Miami per risvegliare l’elettorato ispanico, a una stazione di musica hip-hop a Tampa, sempre in Florida, per sollecitare l’elettorato afro-americano.
Lui guarda a Wisconsin, Ohio e Iowa, i tre Stati in bilico del Midwest che, al riparo da sorprese altrove, dovrebbero assicurargli quei 270 grandi elettori. Intanto nei due paesini-pilota del New Hampshire, che dal 1948 godono del privilegio di poter votare per primi, alla mezzanotte dell’Election Day, BarackObama ha incassato un pareggio e una vittoria. Obama e Romney si sono divisi i voti esattamente a meta’ a Dixville Notch (cinque voti a cinque), mentre a Hart’s Location, il presidente ha ottenuto 23 voti e lo sfidante 9, con altri due voti andati al libertario, Gary Johnson. E chissa’ che quel risultato non gli faccia da viatico.