Per non dimenticare la battaglia contro la mafia condotta da Peppino Impastato, giovane attivista siciliano, sono numerosi gli eventi, i libri e i film a lui dedicati. Ma c’è un progetto che merita l’attenzione da parte di tutti, si tratta di un documentario: “La voce d’Impastato” realizzato da Ivan Vadori, giornalista friulano. Il cortometraggio è frutto di un’attenta analisi da parte dell’autore, nonché fondatore del presidio Libera di Pordenone, sul ruolo che ha avuto Peppino come pioniere nella lotta alla criminalità organizzata.
Il grido di denuncia del ragazzo di Cinisi partiva dalla sede di Radio Aut, dove conduceva il programma “Onda Pazza”. Con tono irriverente e il sarcasmo che lo caratterizzava denunciò gli affari sporchi dei boss di Cosa Nostra. Il coraggio di Peppino Impastato è straordinario perché fu l’unico a criticare l’attività mafiosa della propria famiglia: il padre Luigi e lo zio Tano erano affiliati di Cosa Nostra. Fu Gaetano Badalamenti, infatti, il mandante dell’omicidio di Peppino. Dal 1978 al 2011, una serie di depistaggi ha distolto gli inquirenti dalla risoluzione dell’assassinio, tuttavia grazie alla tenacia di Giovanni Impastato, il fratello, e di Felicia, la madre di Peppino, la verità è venuta a galla: il mandante Gaetano Badalamenti e l’autore del reato, Vito Palazzolo, sono stati ritenuti colpevoli dell’attentato avvenuto la notte fra l’8 e il 9 maggio del 1978 presso la stazione di Cinisi. Oggi la vicenda di Peppino Impastato è molto conosciuta, questa notorietà consente di riflettere non solo sulla determinazione del militante comunista, ma anche sul messaggio che Peppino Impastato ha lanciato con tenacia e determinazione. Ecco perché Ivan Vadori ha voluto focalizzare lo sguardo su questa figura così attuale in un contesto come quello in cui viviamo, dove prevale la corruzione e dilaga la criminalità organizzata. “La voce d’Impastato” è un documentario che vede il coinvolgimento di esperti, professionisti e personaggi impegnati in prima linea nella diffusione di una cultura della legalità.
Compaiono, infatti, gli interventi di Antonella Mascari, giornalista del Fatto Quotidiano, don Ciotti, presidente di Libera, Nando Dalla Chiesa, sociologo, Carlo Lucarelli, reporter. Ma ognuno di noi può contribuire concretamente alla buona riuscita del progetto: il dvd è prodotto da “Produzioni dal basso”, una comunità economica attiva in Italia dal 2005, fondata sul crowd-funding. Chiunque può sostenere l’iniziativa versando una somma di denaro (minimo 10 euro) per raggiungere il budget di 4000 euro. Inizialmente basterà “prenotare” la quota ed emetterla solo nel momento in cui è stata raggiunta la cifra stabilita. Al termine dell’operazione, coloro che hanno finanziato l’iniziativa riceveranno una copia del dvd e il loro nome comparirà fra i titoli di coda, diventando così co-autore. Il lavoro sarà presentato la prossima primavera, in occasione del 35° anniversario della morte di Peppino Impastato, e Ivan Vadori parteciperà al prestigioso festival “Le voci dell’inchiesta” di Pordenone, che per l’edizione 2013 sarà dedicato alla radio. È necessario diffondere una cultura della legalità e acquisire più consapevolezza affinchè non resti vano il sacrificio di Peppino Impastato e delle altre vittima di mafia.