Rai, Gubitosi libero di scegliere dirigenti e direttori? Bene, ora tornino gli epurati

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“Fusse che Fusse la volta buona” avrebbe forse detto Nino Manfredi se avesse dovuto commentare l’intervista concessa dal direttore generale della Rai, Luigi Gubitosi, al quotidiano la Repubblica e realizzata da Goffredo De Marchis. Il direttore generale rivendica a se stesso (e ovviamente aggiungiamo noi all’intero consiglio di amministrazione) il diritto dovere di scegliere, senza pressioni, palesi o incappucciate che siano, i futuri dirigenti e direttori della Rai. Ne discende, ovviamente, l’assoluta inconsistenza dei falsi organigrammi fatti filtrare ad arte e che sembravano una fotocopia di quelli pensati ad Arcore all’inizio dello scorso ventennio.

Era ora! Questa volta ci attendiamo un confronto reale e pubblico tra diverse candidature fondate sulla qualità dei curricula e non sulla quantità delle sponsorizzazioni politiche o di altra natura. Ci auguriamo anche che non si formino, all’interno del consiglio, maggioranze di tipo politico partitico come per altro é accaduto nell’ultimo decennio,
ancor di piú da quanto è entrata in vigore la legge Gasparri. Novità per novità siamo anche certi che, ancor prima di fare nuove nomine, si procederá finalmente ai reintegro di quei dirigenti, autori, giornalisti che sono già stati emarginati per ragioni estranee a qualsiasi motivazione professionale. Speriamo sia davvero arrivato il momento per superare i metodi del passato e per aprire un confronto sul ruolo e la funzione del servizio pubblico come garante dell’interesse generale, distante da ogni egoismo di parte e da ogni conflitto di interesse”.


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