http://www.rainews24.rai.it/it/video.php?id=30589
MARCELLA SANSONI E’ IL NUOVO PRESIDENTE DELLA GIURIA DEL PREMIO ROBERTO MORRIONE
Sarà Marcella Sansoni, giornalista Rai a presiedere la giuria del Premio Roberto Morrione. La Sansoni, giornalista con un percorso tutto interno alla Rai sostituirà Albino Longhi che ha rassegnato le dimissioni per problemi familiari. La scelta è caduta su Marcella Sansoni oltre che per il suo curriculum anche per il legame di fiducia professionale che si era instaurato con Roberto Morrione. La Sansoni infatti è stata una delle ultime strette collaboratrici di Morrione. La giornalista partita dal Tg2, dove è stata redattrice, inviata e successivamente caposervizio è passata a Rai International, dove ha coordinato la redazione, ha poi chiuso la sua carriera come vicedirettore a Rainews 24 proprio insieme a Roberto Morrione.
Ricordiamo che scadono il 15 dicembre i termini di presentazione dei progetti per la partecipazione alla seconda edizione del Premio Roberto Morrione.
Il Premio dedicato a Roberto Morrione è una sezione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi e finanzia la realizzazione di progetti di video inchieste su temi di cronaca nazionale e internazionale rilevanti per la vita politica sociale o culturale dell’Italia, quali l’attività delle mafie e delle organizzazioni criminali, l’esistenza di traffici illegali, come traffici di rifiuti tossici, di armi, di esseri umani, di droghe, ecc., le attività di corruzione e di intimidazione, l’esistenza di attività di organizzazioni segrete o clandestine con progetti eversivi o terroristici, nonché le violazioni dei diritti umani.
BANDO DI PARTECIPAZIONE
http://www.premiorobertomorrione.it/
Marcella Sansoni: “Roberto il mio ultimo maestro”
Di seguito la nota con cui Marcella Sansoni ha accettato l’incarico.
Sono stata invitata a presiedere la giuria che selezionerà e premierà i partecipanti al premio dedicato a Roberto Morrione. Accolgo con orgoglio questo invito pensando che Roberto avrebbe letto con passione e scrupolo proposte di lavoro legate al genere giornalistico dell’inchiesta. Un genere scomodo ma essenziale per non perdere di vista la realtà in cui viviamo. Si può davvero perdere di vista la realtà: anche ai giornalisti accade di ritrovarsi a “galleggiare” nel grande flusso del racconto dominante, quello più facilmente condiviso, a volte per pigrizia a volte per un malinteso senso della opportunità o per una insidiosa autocensura. A me è successo più di una volta ma sono riuscita ad aggiustare il tiro, anche grazie agli anni di lavoro con Roberto Morrione. Era un tipo che amava molto il confronto: a volte cambiava idea altre volte invece ti dava mille buoni motivi per accettare il fatto che le cose, difficili o scomode, vanno affrontate e raccontate.
Ho conosciuto il nome di Roberto quando, dopo sei anni di contratti a termine, sono entrata alla Rai, negli anni ’80. Era il capocronista del tg1 ed io ero una cronista del tg2 e la sera in redazione spesso restavamo per vedere cosa si era” inventato” Morrione. Al tg2 come dicevo, ho lavorato in cronaca, per “Di tasca Nostra” con Tito Cortese, per” Diogene” con Michele Lubrano e Mario Meloni, per il “Dossier” di Paolo Meucci. Sempre al tg2, dove sono rimasta quattordici anni, come redattore ordinario, inviata, capo servizio e vicecaporedattore, ho lavorato a inchieste di tema ambientale con Manuela Cadringher. Ho ricordato qualche nome perché sono stata fortunata ad incontrare quei colleghi: a tutti devo un po’ della passione e mi permetto di dire anche del rigore con cui penso di aver fatto il mio lavoro.
Ho conosciuto Roberto personalmente e ho incominciato un bellissimo rapporto di lavoro con lui nel’94 quando, assieme a Paolo Garimberti arrivò al tg2 come vicedirettore. Allora è stato ancora più chiaro che era possibile lavorare in amicizia condividendo idee, dubbi, analisi, giudizi, senza nessun timore a dire la propria opinione. Non mi ha mai chiesto a quale partito appartenessi né a quale gruppo, ma ha sempre voluto sapere quali fossero le opinioni, sulle cose e gli argomenti che le sostenevano, di tutti quelli che hanno fatto squadra con lui. E’ stato il mio ultimo “maestro” e l’ho seguito prima a Rai International come caporedattore poi nell’avventura fondativa di Rainews24 come caporedattore centrale e infine come vicedirettore. Mi dà ancora un leggero imbarazzo dire di aver concluso la mia carriera di giornalista come vicedirettore di Roberto Morrione, ma così è stato. Negli ultimi due anni, alla Rai ho organizzato e diretto una edizione del Premio Italia, competizione dedicata ai prodotti radio, tv e web delle aziende di servizio pubblico di tutto il mondo, come segretaria generale.