di Kiwan Kiwan
Mercoledì sera, quando è stata firmata la tregua tra Hamas e Israele, i siriani hanno fatto una scoperta per loro molto dolorosa: per gli arabi l’esercito israeliano è un avversario più misericordioso e gentile rispetto all’esercito del regime siriano , “protettore della Patria”. La scoperta si fa leggendo un semplicissimo dato: quella relativo al numero dei cittadini di Gaza uccisi da Israele nel corso degli 8 giorni di assalto contro la Striscia di Gaza e quello dei siriani uccisi nello stesso periodo dall’esercito patrio.
In Siria infatti si sono registrati 817 morti e 4.500 feriti e migliaia di sfollati, un numero di morti che è circa il quintuplo di quello di Gaza , dove con 1500 raid aerei sono stati provocati 160 morti tra i palestinesi, dei quali 40 bambini, 12 donne e 15 anziani, oltre a circa 1.200 feriti di cui 3% gravemente feriti.
In effetti in Siria i giorni in analisi sono stati otto giorni di sangue e brutalità inaudita. I siriani hanno perso soltanto in termini di numero di raid aerei: ne hanno effettuati un decimo rispetto all’aviazione israeliana.
Mercoledì 14 Novembre, primo giorno dell’aggressione di Israele a Gaza, in Siria il regime siriano aveva ucciso 89 insorti, più della metà dei morti caduti in 8 giorni a Gaza, Ecco perché un rabbino dell’estrema destra israeliana ha detto che il suo esercito dovrebbe imparare da quello israeliano “come si fa”.