“Non possiamo non parlare dei telegiornali oggi se non si tiene conto della rivoluzione dei mezzi di comunicazione e della rivoluzione tecnologica e del nuovo modello di fruizione della notizia richiesto. Mentre prima aspettavi l’edizione di un tg per avere notizie oggi le conosci prima attraverso siti, blog, social network”. Esordisce così Nino Rizzo Nervo, già membro del cda Rai alla terza sessione della conferenza programmatica di Articolo21 che si tiene ad Acquasparta. “Per questo – prosegue Rizzo Nervo – è necessario prendere coscienza dell’interconnessione tra web e tv all’interno delle singole comunità con i social network che commentano le notizie dei tg in tempo reale. Presa di coscienza che deve ovviamente riguardare anche la carta stampata: quando la mattina del voto per Obama ho aperto i giornali sembravano quelli del giorno prima…”
“Il modello organizzativo della Rai tutto improntato sulla lottizzazione politica resiste come una forma di stratificazione ideologica”. Lo afferma Renato Parascandolo, già direttore di Rai Trade”. Un’impostazione che doveva cambiare già agli inizi degli anni ottanta con l’avvento dei canali privati. La questione dell’organizzazione è pertanto piú importante dei nomi dei direttori o dei vertici aziendali”. Parascandolo interviene anche sul tema dei talk show: “L’opinione non può sostituire la realtà oggettiva, i talk show devono tornare a raccontare la realtà”.
Andrea Vianello interviene per introdurre nella discussione il “tema Grillo”. “Non penso – afferma il conduttore di Agorà – che la nostra categoria stia avendo la reazione necessaria alle affermazioni di Grillo che non sono semplici provocazioni ma veri e propri attentati alla libertà di informazione. Vorrei che diventasse uno dei nostri argomenti di discussione principali che non possiamo trascurare e nei confronti di un personaggio per cui non possiamo permetterci alcun timore reverenziale”. “E non mi piace – conclude – la denigrazione che subiscono i talk show. Che sono “talk” prima di essere “show” e fanno informazione”.
“La nostra priorità assoluta deve essere l’interconnessione con le nuove tecnologie, con il citizen e social journalism” afferma in avvio del suo intervento il segretario Usigrai Carlo Verna. “Abbiamo dovuto difendere il “fortino” di Saxa Rubra al grido di “Riprendiamoci la Rai” per contrastare l’anomalia del conflitto di interessi. E ringraziamo Articolo21 per il sostegno alle battaglie di questi anni del nostro sindacato per difendere l’autonomia e il pluralismo del servizio pubblico”.
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