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EveryOne sostiene l’appello di Articolo 21 contro una legge che uccide la libertà di espressione

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Il Gruppo EveryOne ha subìto e subisce tuttora una grave forma di persecuzione istituzionale basata proprio su ipotesi di calunnia e diffamazione. Le denunce civili degli operatori umanitari (sempre suffragate da prove e testimonianze) vengono trasformate dal sistema politico e giudiziario in reati e i difensori dei diritti umani vengono trascinati in tribunale con accuse che prevedono anni di detenzione, sottoposti a un salasso economico per le spese legali. E’ una forma di repressione della libertà di espressione che non ha uguali nel mondo libero, come attesta il Rapporto dello Special Rapporteur delle Nazioni Unite sui Difensori dei Diritti Umani, che registra la persecuzione giudiziaria contro EveryOne accanto a simili violazioni che avvengono nei regimi più iniqui.

Articolo 21 contro la legge-manette
“Il centro destra al Senato ha deciso di riprovarci con la legge sulla diffamazione diventata ormai una vera e propria “legge manette” che non tutela il diffamato e minaccia i cronisti specie quelli impegnati contro malaffare, mafie e camorre. Articolo21 condivide la posizione della Fnsi e darà il proprio sostegno a tutte le iniziative che saranno decise sino alla proclamazione di una grande manifestazione nazionale”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti.

Si veda il caso EveryOne e, nei link correlati, il Rapporto delle Nazioni Unite e gli interventi dell’Unione europea e della società civile internazionale a sostegno di Roberto Malini, dario Picciau e Matteo Pegoraro, attivisti umanitari perseguitati. A questo link

 


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