Serve un impegno ancora più forte e intransigente a tutela della libertà
di UNCI
I cronisti italiani parteciperanno in serata alla fiaccolata indetta dalla Fnsi in Piazza del Pantheon a Roma e hanno promosso iniziative e manifestazioni in altre città, la prima domani a Palermo, per protestare contro la deriva autoritaria del Senato che in tema di libertà di informazione vuole allineare l’Italia ai Paesi più arretrati.
Nell’Unione Europea le politiche a tutela del diritto dei cittadini di essere informati, e dei cronisti di farlo in modo corretto, compiuto e tempestivo sono ormai patrimonio consolidato e ad ogni vertenza sulla questione della libera informazione il Tribunale dei diritti dell’uomo di Strasburgo riafferma l’assoluta necessità che per chiamarsi liberale un sistema statale deve garantire la totale libertà di movimento e azione ai giornalisti, veri e propri “cani da guardia della democrazia”.
Il Senato per assolvere al mandato di “salvare” dal carcere il direttore del Giornale, Sallusti, ha chiesto in cambio la licenza di sbattere in galera i cronisti che esercitando il loro dovere riferiscono ai cittadini, fin dal 1991 con l’inchiesta Mani Pulite, le malefatte di politici e amministratori.
L’Unione cronisti chiede alla categoria e alla Fnsi un impegno ancora più forte e intransigente a tutela della libertà e della possibilità per i cronisti di svolgere liberamente il loro lavoro a vantaggio della democrazia.