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“Stand up for journalism”
Per dire no al ddl diffamazione

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“La Efj, European Federation Journalist,la Federazione Europeadei Giornalisti, alla qualela Fnsia derisce, organizza, come tutti gli anni, per il prossimo lunedì 5 novembre la giornata ‘Stand up for journalism’, dedicata quest’anno al tema: ‘Il giornalismo è un bene pubblico: autonomia e pluralismo’. La manifestazione, che si svolge in contemporanea in tutti i Paesi d’Europa, intende richiamare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle questioni che attengono il libero esercizio della professione giornalistica a garanzia di un bene fondamentale per la democrazia qual è quello della libertà di stampa. Proprio per questi motivi la Fnsi ha pensato che fosse giusto inserire, in questa giornata internazionale, i temi della battaglia contro il ddl diffamazioni e tutti i tentativi per mettere di nuovo il bavaglio alla libera informazione. In queste settimane, infatti, stiamo assistendo al tentativo del legislatore italiano di introdurre normative fortemente penalizzanti per il libero esercizio della professione con il pretesto, a seguito della condanna in via definitiva del direttore Sallusti, di eliminare la pena detentiva per i reati di diffamazione a mezzo stampa. Si sta, infatti, tentando di inasprire le norme della legge sulla stampa sulle rettifiche e le pene previste dal codice penale, cui si aggiungono le sempre più gravose condanne per risarcimento danni da responsabilità civile. Questo è inaccettabile. A tale scopo la Fnsi ha deciso di tenere un incontro pubblico lunedì 5 novembre alle ore 10.30 nella sede della Federazione della Stampa (Corso Vittorio Emanuele II, 349 Roma) a cui sono stati invitati tutti i direttori delle maggiori testate italiane per far sentire alta e forte la voce del giornalismo e chiedere al Parlamento di non proseguire su questa strada liberticida”.


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