Il 21 ottobre è il 110° anniversario della nascita di Eddie Hamel, calciatore americano che militò nell’Ajax di Amsterdam dal 1922 al 1930. Fuoriclasse indiscusso, fu il primo di molti calciatori ebrei a giocare nel club olandese. Il Gruppo EveryOne assegna ogni anno, in tale data, un premio simbolico all’atleta o la personalità dello sport capace di distinguersi per il suo impegno contro le discriminazioni.
Deportato ad Auschwitz-Birkenau dopo l’invasione tedesca dei Paesi Bassi, Eddie Hamel fu assassinato dai nazisti nella “fabbrica della morte” il 30 aprile 1943.
Il premio è giunto alla quinta edizione. “Il nostro riconoscimento va ogni anno alla parte più sana dello sport,” spiegano gli organizzatori del Gruppo EveryOne, “ed sempre stato apprezzato dagli atleti che l’hanno ricevuto, dall’Inter del triplete a Rio Ferdinand, Mattew Booth, Banel Nicolita, Dewey Bozella, Georges Alexandre.
Quest’anno erano in lizza cinque candidati: il pugile Orlando Cruz, il pugile Damien Hooper, il calciatore Roberto Carlos, la Polisportiva Lokomotiv Zapata di Genova, il gruppo britannico Kick It Out.
Dopo la votazione della giuria internazionale, formata da difensori dei diritti umani, quest’anno ha vinto Orlando Cruz, cui è assegnato il riconoscimento. Al Premio si uniscono indissolubilmente i complimenti e l’ammirazione del Gruppo EveryOne e dei difensori dei diritti umani che hanno votato Cruz. Orlando Cruz, 31enne portoricano, celebrato idolo della boxe, ha scelto di dichiarare al mondo la propria omosessualità, per mandare agli intolleranti – attraverso un comunicato – un messaggio forte e chiaro: “Sono gay e sono orgoglioso di esserlo. Non desidero nascondere alcun aspetto della mia personalità.
Voglio che la gente mi accetti per quello che sono: un atleta che dà sempre il massimo sul ring. Voglio che la gente guardi le mie qualità di pugile. Ma voglio anche che i ragazzi sappiano che tutto è possibile: ciò che sei o chi ami non dovrebbe essere un ostacolo se cerchi di coronare i tuoi sogni”. Peso piuma, numero 4 del ranking mondiale Wbo, questo indomito atleta ha un record di 18 vittorie, due sconfitte e un pari. E’ il primo pugile professionista a dichiarare la propria omosessualità in una conferenza stampa.