“Dall’incontro che si e’ svolto tra sindacati e il direttore generale Rai si puo’ dedurre che c’e’ una volonta’ comune di riprendere il confronto sui temi contrattuali e industriali”. Cosi’ una nota della segreteria nazionale di Slc Cgil. “Il 17 ottobre – continua la nota – si terra’ il primo incontro ufficiale per avviare la complessa trattativa. Per Slc Cgil sono state importanti e dirimenti le affermazioni di Gubitosi che definisce accantonate le vecchie delibere che avevano dato vita, nel Piano industriale 2010/2012 e nel Piano di risanamento 2011, all’idea di esternalizzare alcuni servizi e settori, ridimensionare le riprese esterne e la produzione, di procedere alla vendita degli impianti trasmittenti di Rai Way”. “Nel ragionamento del dg sulle delibere – prosegue il comunicato – appare evidente la volonta’ di revisione delle vecchie posizioni sulla presenza della Rai all’estero tale da far sembrare superata la volonta’ dei precedenti dg di ridurre drasticamente il numero degli uffici di corrispondenza compreso l’importante presidio a New York, e di rafforzare Rai World”. “Il dg – si legge ancora nella nota Slc Cgil – non ha mancato di illustrare i conti aziendali, ribadendo quanto gia’ diffuso e pubblicato negli scorsi giorni, smentendo contestualmente le varie voci di una sua volonta’ di drammatizzare. Ha ipotizzato un rosso di 200 milioni, in forza del calo della pubblicita’, dei pessimi risultati di Sipra e della perdita di entrate commerciali”. “Questo pero’, ha convenuto con i sindacati, non impedira’ -si precisa- di avviare rapidamente la discussione sul rinnovo contrattuale, fermo per i dipendenti Rai da ben 33 mesi: Gubitosi ha inteso chiarire che, stanti le difficolta’ economiche, non vi e’ la volonta’ di impegnare minori risorse sul rinnovo”. “Sara’ necessario che tutte le parti – conclude la nota – si impegnino ad efficientare l’azienda, a rivedere modelli produttivi e organizzativi nonche’ i profili professionali, procedendo nel tempo a una revisione della struttura contrattuale anche per individuare elementi di flessibilita’ che aiutino a ridurre il costo del lavoro rispetto ai concorrenti”.