Comune di Reggio sciolto per contiguità con la ‘ndrangheta. Ministro Cancellieri: “Un atto di rispetto per la città”

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di Anna Foti
“Una decisione sofferta ma a difesa della collettività, affinché i cittadini reggini possano esercitare liberamente i propri diritti senza condizionamenti. Un atto di alta Amministrazione finalizzato a consentire un rilancio e uno sviluppo della città che non possono avvenire senza legalità. Noi siamo qui per Reggio Calabria”. Lo ha ribadito più volte il ministro dell’Interno Anna Maria Cancellieri, nella conferenza stampa tenuta dopo che il Cdm all’unanimità ha votato il primo scioglimento per mafia di un comune capoluogo di provincia. La prima volta nella storia dell’Italia è stata ad opera di un governo tecnico.

La relazione. Una relazione corposa, 250 pagine con tremila pagine di allegati, in cui la commissione di Accesso, dopo sei mesi di indagini, ha approfondito alcuni rapporti sospetti che hanno portato oggi alla disposizione dello scioglimento per contiguità con la mafia, non infiltrazioni, con riferimento alla quale la presente Amministrazione Arena, (in carica dal maggio 2011, solo sette mesi prima rispetto all’insediamento della commissione di Accesso), non avrebbe posto in essere i dovuti atti di controllo. Dunque un provvedimento che riguarda ‘la corrente amministrazione e non quelle precedenti con la sindacatura dell’attuale governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti, e l’unico collegamento con la precedente è un filo a ritroso fino alla morte (dicembre 2010) della dirigente del settore Bilancio del Comune reggino Orsola Fallara’, ha spiegato. Quindi l’annuncio dei nomi dei compone della terna commissariale composta dal Prefetto di Crotone Vincenzo Panìco, dal viceprefetto Giuseppe Castaldo, già commissario componente al comune di Condofuri, in provincia di Reggio Calabria, e Dante Piazza, dirigente dei servizi ispettivi di finanza della Ragioneria dello Stato su cui molto si punta per la questione dei conti in rosso dello stesso Comune.

Dissesto economico e mafia.“Questo non è un atto sanzionatorio, dunque contro la città, ma preventivo. Un atto di rispetto nei confronti di una città che deve ritrovare serenità”. L’arrivo ora della terna commissariale, per altro altamente qualificata specie in materia contabile e finanziaria dal momento che Reggio ha anche una importante situazione debitoria, dovrà ristabilire l’ordine e contribuire a risolvere i problemi finanziari, quindi sostanzialmente prevenire una eventuale dichiarazione di dissesto dello stesso Ente, per altro oggetto anche di rilievi da parte della magistratura contabile. E sul punto il ministro Cancellieri non solo chiarisce che lo scioglimento per mafia è cosa diversa dal dissesto, una questione tecnica e con una notevole e più pesante ripercussione sulla comunità, ma lo stesso ministro ribadisce più volte che “questo Governo, con decreto pre-dissesto appena approvato, sarà vicino al Comune di Reggio Calabria con tutti i mezzi a disposizione”.

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