“La sentenza che manda in carcere Alessandro Sallusti è il risultato sconvolgente di una norma orrenda del nostro codice, incompatibile con le democrazie avanzate e liberali e con i canoni delle democrazie europee. La Giunta della Federazione Nazionale della Stampa Italiana, riunita in seduta straordinaria, si appella ai colleghi, e particolarmente ai direttori perché, accanto ai loro editoriali, compaiano spazi bianchi in prima pagina come segni tangibili di protesta, dandone conto ai lettori, evidenziando la mostruosità di queste norme affinché siano cancellate al più presto.
La Giunta della Fnsi continua la sua battaglia per la cancellazione immediata di una norma illiberale che punisce con la galera le opinioni. Proprio per questa ragione è confermata per martedì mattina, dalle 10.30 alle 13.00, la manifestazione indetta a Roma, nella sala Tobagi della Fnsi, in Corso Vittorio Emanuele, 349.
Con la condanna al carcere di Sallusti, i cittadini sanno che, al di là del giudizio che ciascuno ha sui contenuti e sulle opinioni espresse, sono tutti meno liberi e che il giornalismo – pur non esente da difetti e perciò suscettibile di legittime critiche – è sottoposto a un’inaccettabile permanente condizionamento che incide sulla libertà di espressione e delle idee. La Fnsi non lascia solo, come sempre, chi è colpito per le sue idee e nella sua libertà, fino a privarlo del lavoro. I tempi di procedura per l’arresto di Sallusti dopo la sentenza della Cassazione consentono al Parlamento, se davvero è coerente con le espressioni di sconcerto di tanti autorevoli personaggi politici, di cambiare la legge che ha provocato questo orrendo verdetto. Bastano venti minuti, in ciascuna delle Camere, per cancellare dal codice penale norme liberticide”.
“La condanna a Sallusti farà precipitare ulteriormente l’Italia nella già indecorosa graduatoria della libertà di stampa”. Non basta manifestare indignazione ma serve un provvedimento d’urgenza per l’istituzione di un ‘giuri’ per la lealta’ dell’informazione e per l’abrogazione immediata del reato di omesso controllo e comunque del carcere per i reati di opinione, oggi applicati contro Sallusti domani contro qualcun altro”. Lo scrivono in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti e il senatore Pd Vincenzo Vita.
“La condanna definitiva a 14 mesi di detenzione di Alessandro Sallusti e’ un fatto molto grave. La diffamazione non puo’ mai essere punita con il carcere. Aderiremo alle eventuali mobilitazioni promosse dalla Fnsi per chiedere una revisione delle norme vigenti in materia”. Lo scrive in una nota l’esecutivo Usigrai.