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Rai: Di Bella, sanata vecchia ferita, tornano Fazio e Saviano. Soddisfazione Art.21 e Fnsi

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Dopo l’incursione della scorsa primavera a La7, con ‘Quello che (non) ho…’, la coppia Fabio Fazio-Roberto Saviano ritorna in Rai. Lo ha assicurato oggi, alla 64ma edizione del Prix Italia, il direttore di Rai3, Antonio Di Bella, giunto a Torino, dopo aver chiuso a Milano l’accordo con il conduttore televisivo e lo scrittore.  “Lo studio è pronto, è stato spostato da Corso Sempione a via Mecenate. I contratti sono stati firmati. Si può partire”, ha detto Di Bella, annunciando il prossimo debutto di ‘Che tempo che fa del lunedì’, è il titolo della trasmissione, il primo ottobre, in prima serata. “Saviano torna con Fazio in maniera non episodica – ha aggiunto Di Bella -. Sulla scansione della sua partecipazione regna riserbo per motivi di sicurezza”.  “Abbiamo sanato una vecchia ferita”, ha detto ancora Di Bella, anticipando che il nuovo programma sperimenterà “una prima serata più breve, vicina ai modelli della tv europea”, andando in onda dalle 21,05 alle 22,35, ogni lunedì. “Il lunedì ci sarà uno studio diverso da quello del classico ‘Che tempo che fa'”, che quest’anno tornerà in onda dal 30 settembre e solo la domenica.  “Mi aspetto un programma che farà discutere. Useremo il meglio di ‘Vieni via con me’, ‘Quello che (non) ho’ e ‘Che tempo che fa’. Le polemiche non mi spaventano. Non sarà una versione light o decaffeinata” ha promesso Di Bella, che ha ringraziato il direttore generale “Luigi Gubitosi e la nuova dirigenza per avermi aiutato a superare i problemi per riportare Saviano in Rai”. E per l’autore di ‘Gomorra’ ci sarebbe in cantiere anche un ritorno da solo sul piccolo schermo, per parlare “non solo di legalità, ma anche di cultura”.

“Chi come Articolo21 ha duramente contrastato modi e forme dell’allontanamento dalla Rai di Roberto Saviano e la soppressione del programma ‘Vieni via con me’, condotto da Fabio Fazio, non puo’ che prendere atto con soddisfazione dell’annuncio dato dal direttore di Raitre Antonio Di Bella e della condivisione manifestata dai nuovi vertici del servizio pubblico”. Lo afferma in una nota il portavoce di Articolo21 Giuseppe Giulietti. “Ci auguriamo che sia solo il primo passo sulla strada del progressivo reintegro degli autori e dei programmi, da Annozero a Parla con me, per fare solo qualche esempio, che sono stati ‘espulsi’ o ‘soppressi’ per ragioni estranee ad ogni valutazione di tipo professionale ed imprenditoriale”, conclude Giulietti.

“Il rientro di Saviano in Rai non sia un caso isolato. È una notizia positiva e dice bene il direttore di Rai3 Antonio Di Bella che è stata sanata una vecchia ferita, ma ora è importante che, a questo qualificato recupero di un talento e di una voce significativi del rigore e della legalità nel dibattito pubblico del nostro Paese, si dia seguito con il ritorno con il lavoro attivo di tutti gli esclusi degli ultimi anni per ritorsione, per scelte non professionali, rimossi o demansionati”. Lo afferma in una nota il segretario Fnsi Franco Siddi. “Al Cda della Rai è chiesto di prendere in esame un lungo elenco di giornalisti e professionisti della televisione pubblica dequalificati e collocati in un binario morto. Sono risorse vitali che, impiegati al meglio (e secondo gli obblighi sociali e contrattuali),  rappresentano una riserva di creatività e credibilità chela Rai, azienda pubblica e di pubblico servizio, non si può permettere di sprecare con grave danno, anche patrimoniale, tanto più in una stagioni di tempi cupi sul piano economico.”


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