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Fnsi , interesse di Mediaset per La 7: il governo intervenga

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“L’interesse di Mediaset all’acquisto de La7 e delle frequenze di Telecom Italia Media richiama una verità evidente e rimossa: l’assetto delle comunicazioni nel nostro Paese è rimasto esattamente identico a quello garantito per anni dalla presenza di Berlusconi a Palazzo Chigi”. Lo sottolinea in una nota la Federazione nazionale della stampa. “Segnato dunque in modo profondo dagli oligopoli, ed esposto persino ad ulteriori rischi di concentrazione, come attestano le indiscrezioni riportate sui quotidiani di oggi; che fanno séguito ai dubbi sull’operazione e alle contrarietà sulle forme già espressi dal sindacato dei giornalisti. Mario Monti guida il governo da dieci mesi, ma le regole del sistema sono le stesse per le quali l’Europa da anni ci guarda con sospetto. Rivedere la governance della Rai si è rivelata missione impossibile, l’asta delle frequenze sembra impantanata, mentre l’emittenza locale sta sprofondando in una crisi drammatica. E’ un problema di pluralismo (cioè di democrazia) ed è un problema di tenuta industriale (cioè di posti di lavoro). Per entrambe le ragioni è vivamente richiesta una manifestazione di interesse al tema da parte dell’esecutivo: dal quale vorremmo sapere innanzitutto se ritenga auspicabile (e compatibile con la pur permissiva legislazione vigente) che il numero dei “poli” italiani, già esiguo, si contragga ancora di più”.  Conclude la nota della Federazione nazionale della stampa: “Il sindacato dei giornalisti sollecita inoltre le forze politiche: i partiti hanno il dovere di parlare senza inganni sul tema, e dire parole chiare anche sui tanti conflitti di interesse (non c’è solo quello berlusconiano) che pesano sul nostro sistema dei media. Lo devono fare tanto più ora che si apprestano a chiedere il consenso dei cittadini nella campagna elettorale ormai avviata”.


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