BASTA VIOLENZA SULLE DONNE - 25 NOVEMBRE TUTTI I GIORNI

Ebook: Lettera ai giovani ( di Don Andrea Gallo)

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«Oggi c’è una crisi che non è politica, ma di sistema e i giovani sanno che è di lunga durata e che bisogna costruire un tessuto nuovo.» Con loro «devi essere trasparente, devi proporre esempi, non bastano le parole.» Don Andrea Gallo parla ai ragazzi dei diritti che dovrebbero avere, come il gioco, l’amore, lo spazio e la famiglia. Si rivolge a loro e al resto della società, e si chiede: «Riusciamo a rispettare le coscienze, cioè il principio di autodeterminazione dei giovani?».

I testi presenti in Lettera ai giovani sono tratti dal libro di don Andrea Gallo Se non ora, adesso, pubblicato da Chiarelettere nel 2011.

Don Andrea Gallo (Genova, 18 luglio 1928) venne attratto fin da piccolo dalla spiritualità dei salesiani di san Giovanni Bosco ed entrò nel 1948 al loro noviziato a Varazze, proseguendo poi a Roma il liceo e gli studi filosofici. Nel 1953 chiede di partire per le missioni e viene mandato in Brasile, a San Paolo, dove compie gli studi teologici. La dittatura che vigeva in Brasile lo costringe però, in un clima per lui insopportabile, a ritornare in Italia l’anno dopo. Continua quindi gli studi a Ivrea e viene ordinato presbitero il 1° luglio 1959.

Un anno dopo è inviato come cappellano alla nave scuola Garaventa, noto riformatorio per minori. Lì introduce un’impostazione educativa diversa, cercando di sostituire i metodi unicamente repressivi con una pedagogia della fiducia e della libertà. Nel 1964 decide di lasciare la congregazione salesiana e chiede di entrare a far parte della diocesi genovese. Dopo un breve periodo a Capraia, viene destinato in qualità di viceparroco alla parrocchia del Carmine di Genova, dove rimane fino al 1970, anno in cui il cardinale Giuseppe Siri lo trasferisce nuovamente a Capraia: le sue prediche danno troppo fastidio. Il provvedimento dell’arcivescovo Siri provoca nella parrocchia e nella città un movimento di protesta, la curia non torna indietro, ma don Gallo non obbedisce.

Qualche tempo dopo viene accolto dal parroco di San Benedetto al Porto, don Federico Rebora, e insieme a un piccolo gruppo dà vita alla Comunità di San Benedetto al Porto.

Da allora si è impegnato sempre di più per la pace e nel recupero degli emarginati, chiedendo anche la legalizzazione delle droghe leggere. Sin dal 2006 appoggia attivamente il movimento No Dal Molin di Vicenza, che si oppone alla costruzione di una nuova base militare Usa a Vicenza. Nell’aprile del 2008 aderisce idealmente al V2-Day organizzato da Beppe Grillo. Il 27 giugno 2009 don Gallo partecipa al Genova Pride 2009, lamentando le incertezze della Chiesa cattolica nei confronti degli omosessuali.

Don Gallo ha anche tenuto l’orazione funebre al funerale di Fabrizio De André nel 1999 e di Fernanda Pivano nel 2009. Nel 2009 gli è stato assegnato il Premio Fabrizio De André. Il 15 agosto 2011 viene premiato come «Personaggio Gay dell’Anno edizione 2011» per testimoniare la sua vicinanza a chi lotta contro qualsiasi discriminazione sessuale.

I suoi libri principali: L’inganno droga (Sensibili alle foglie 1998); Angelicamente anarchico (con la prefazione di Vasco Rossi) (Mondadori 2005); con Guido Rodriguez e Adalgiso Amendola, Il cantico dei drogati. L’inganno della droga nella società delle dipendenze (Sensibili alle foglie 2005); con Federico Traversa, Io cammino con gli ultimi (Chinaski Edizioni 2007); con Federico Traversa, In viaggio con Don Gallo (Chinaski Edizioni 2008); Così in terra, come in cielo (Mondadori 2010); con Loris Mazzetti, Sono venuto per servire (Aliberti 2010); con Federico Traversa, E io continuo a camminare con gli ultimi (Chinaski Edizioni 2011); Di sana e robusta Costituzione (Aliberti 2011). Nel 2011 ha partecipato come voce narrante allo spettacolo Io non taccio, tratto dalle prediche di Savonarola (dvd prodotto da Promo Music, testi di Stefano Massini, musiche di Valentino Corvino) e pubblicato, per Chiarelettere, Se non ora adesso.


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