Mentre si attendono i risultati della maxiperizia tesa a stabilire le cause del decesso del giovane Stefano Cucchi, spunta un nuovo referto medico, risalente al 2003 e relativo alla frattura della vertebra L3, la stessa riscontrata anche nel 2009 e che sarebbe stata annoverata tra le probabili cause della morte.
Referto che, se da una parte fa esultare gli avvocati difensori, dall’altra spinge il legale della famiglia Cucchi, Fabio Anselmi, a replicare: “ Posto che non siamo ancora in possesso dei documenti sanitari di cui si parla, io mi chiedo: ma quante fratture ha avuto Stefano Cucchi alla vertebra L3 ? Già nel luglio scorso la Procura ha depositato la cartella di un ricovero presso l’Ospedale Sandro Pertini dell’agosto del 2003, sulla base della quale si voleva sostenere che rispetto a quella data Stefano aveva già riportato una pregressa frattura di L3. Ora apprendiamo che meno di un mese dopo Stefano avrebbe riportato un’altra frattura a quella stessa vertebra. Quindi le pregresse fratture di L3 sarebbero non una, ma addirittura due.”
Tuttavia, sostiene ancora Anselmo: “ Quello che è certo è che la frattura del 2009, unitamente a quella sacrale, ha comportato conseguenze neurologiche e complicanze evidenti che hanno portato Stefano a morte. Stefano Cucchi non stava certo male per le fratture pregresse nè è morto per esse, ma per i traumi subiti dopo il suo arresto, avvenuto quando era in piena salute ed era appena uscito dalla palestra. Mi sento ancora una volta di dire che occorre lasciar fare ai periti e che le lastre, che per fortuna ci sono, parlano da sole.”
Si attende adesso la data del 19 settembre per la prossima udienza quando i periti nominati dalla corte dovrebbero rendere noto il loro parere.