L’omicidio di Federico Aldrovandi, responsabili 4 agenti in servizio alla questura di Ferrara, entra ora nell’aula di Montecitorio. Dopo che i tre gradi di giudizio hanno stabilito definitivamente la loro colpevolezza tocca alla politica compiere un altro passo verso la trasparenza e il diritto. Pochi giorni fa un concerto ha ricordato il settimo anniversario della morte del giovane, migliaia di persone hanno chiesto che i quattro pregiudicati siano espulsi dalla polizia e ora l’appello è stato raccolto dai parlamentari Bratti e Giulietti che nella interrogazione che sotto riportiamo per intero chiedono al Ministro dell’interno Anna Maria Cancellieri quali provvedimenti abbia intenzione di adottare.
Al Ministro degli Interni
Anna Maria Cancellieri
Premesso
– Che il 21 giugno 2012 è diventata definitiva la condanna a tre anni e sei mesi emessa dal Tribunale di Ferrara contro Enzo Pontani, Paolo Forlani, Luca Polastri, Monica Segatto, agenti di polizia in servizio presso la Questura di Ferrara;
– Che tale sentenza è stata emessa in quanto tali soggetti sono stati ritenuti responsabili della morte di Federico Aldrovandi
– Che la Suprema Corte ha ribadito e confermato la gravità e la particolare la violenza della condotta dei quattro agenti e censurato il loro comportamento processuale;
– Che la stessa Suprema Corte ha riconosciuto come siano state poste in essere attività di depistaggio da parte di colleghi della questura di Ferrara interessati alle indagini, di cui alcuni già condannati con sentenza di II grado per reati di fa favoreggiamento e omissione di atti d’ufficio
Ciò premesso, vista la gravità dei fatti oggetto di condanna e la delicata qualifica di pubblico ufficiale rivestita dai soggetti responsabili che inferisce sull’imprescindibile rapporto di fiducia fra cittadino e Stato
Si chiede
– Se Il Ministero ha attivato tutti i provvedimenti disciplinari di competenza, e se si quale sia il loro stato e il loro esito