Siamo tra quelli che hanno apprezzato la decisione del consiglio Rai di non procedere subito a nuove infornate di nomine e di prendersi invece il tempo necessario per studiare, capire e mettere poi mano alla indispensabile autoriforma organizzativa ed editoriale, a cominciare dalle piena valorizzazione delle risorse interne, a cominciare da quelle emarginate od espulse per motivi estranei al merito e alla competenza professionale. Questa giusta pausa, tuttavia, non può e non deve riguardare i palinsesti estivi, come per altro ha giustamente sottolineato l’Usigrai. Lo sforzo apprezzabile, messo in atto per seguire le Olimpiadi, non può e non deve far dimenticare il diritto dovere di seguire, anche in modo straordinario, le gravi crisi che stanno travagliando la scena nazionale ed internazionale. Ci riferiamo in particolare alla vicenda siriana. Non sarebbe il caso che la Rai promuovesse appuntamenti speciali e straordinari dedicati alla scontro in atto, alla emergenza umanitaria, allo scontro politico, alla posizione italiana, alla necessità di promuovere la catena degli aiuti e della solidarietà politica ed umana? Siamo certi che questo appello non cadrà nel vuoto e che il servizio pubblico saprà trovare il modo migliore per affrontare, anche nel mese di agosto, i grandi temi delle emergenze internazionali e nazionali.