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Siria, escalation della violenza ad Aleppo: ribelli attaccano aeroporto militare

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Si è registrata un’escalation, negli ultimi giorni, delle violenze registrate negli scontri in corso ad Aleppo, nel nord della Siria. Lo denuncia alla Bbc Sausan Ghosheh, membro della missione Onu in Siria, riferendo che le forze di opposizione sono ora in possesso di armi pesanti, tra cui carri armati catturati alle forze regolari di Damasco.

L’inviata ha rivolto un appello a entrambe le parti coinvolte a dare prova di moderazione e a distinguere tra civili e combattenti. Sono oltre 200mila le persone che hanno lasciato Aleppo nelle ultime settimane, ha riferito l’Onu, mentre prosegue la battaglia delle forze governative per espellere l’Esercito libero siriano dalla città.

I ribelli, che rivendicano il controllo del 70% del polo commerciale siriano, questa mattina hanno attaccato la base aerea di Menagh, a circa 30 km da Aleppo, usata dagli elicotteri militari con cui il regime bombarda la città. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, ong con sede nel Regno Unito. “L’aeroporto militare di Menagh è stato colpito giovedì mattina da un carro armato precedentemente trafugato dai ribelli”, ha detto l’Osservatorio che rende noto anche il bilancio di un raid condotto dalle forze di sicurezza siriane vicino a Damasco. Sono 43 le vittime, alcune torturate o uccise con esecuzioni sommarie.

”Le forze del regime sono entrate nel distretto di Jdaidet Artuz, hanno arrestato ieri circa 100 giovani che erano a scuola e li hanno torturati – riferisce l’Osservatorio – Questa mattina, dopo l’operazione, sono stati scoperti i cadaveri di 43 persone. Alcuni di loro erano stati giustiziati”.

Barack Obama ha autorizzato missioni segrete a sostegno dei ribelli. L’ordine è stato firmato già nei mesi scorsi, permettendo alla Cia e alle altre agenzie di intelligence statunitensi di fornire, in modo segreto, sostegno alla rivolta contro il regime di Bashar al Assad. Le fonti citate dalla Cnn non specificano la natura di questa assistenza, ma fonti diplomatiche americane hanno rivelato che gli Usa stanno fornendo informazioni di intelligence sui movimenti delle truppe governative siriane.

La notizia dell’autorizzazione di Obama è arrivata poche ore dopo che è stato pubblicato online un video che mostra i ribelli che compiono esecuzioni sommarie di prigionieri lealisti, immagini che hanno immediatamente provocato la condanna dei gruppi per i diritti umani.

Intanto, Washington ha anche annunciato di aumentare i fondi destinati all’opposizione siriana, con altri 10 milioni di dollari, che portano in tutto a 25 milioni di dollari i fondi stanziati per assistenza medica ed alle comunicazioni. Inoltre gli Usa hanno reso disponibili, attraverso l’Onu, 64 milioni di dollari per l’emergenza umanitaria nel paese.

Secondo quanto riferisce la Fao, che ha elaborato i dati forniti dall’Onu e dal governo siriano, sono circa tre milioni i cittadini siriani che hanno bisogno di cibo e di assistenza per vivere. Di questi tre milioni, prosegue la Fao, circa un milione e mezzo ha bisogno di un aiuto urgente e un’immediata assistenza alimentare per i prossimi 3-6 mesi, specialmente nelle aree più complite dal conflitto. ( fonte Adnkronos)


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