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Siria: 2 giornalisti uccisi. Rsf: oltre trenta morti nel 2012 tra cronisti e blogger

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Due giornalisti siriani uccisi nelle ultime ore: Ali Abbas, giornalista dell’agenzia ufficiale di stampa siriana Sana, è stato ucciso a casa sua a Jdaidet Artouz, presso Damasco. Lo riferisce la stessa agenzia, mentre una conferma arriva dall’Osservatorio siriano sui diritti umani. Secondo la Sana, che parla di “gruppo terroristico” in azione contro Abbas, responsabile della cronaca locale, si tratta di una “nuova aggressione contro la stampa nazionale”. Venerdí, tre giornalisti di una tv pubblica siriana sono stati rapiti dai ribelli mentre erano al seguito di truppe governative poco fuori Damasco.

Un giornalista freelance, ed ex militare siriano passato con gli insorti, Bara’a Yusuf al-Bushi, e’ stato ucciso ad al-Tal, un sobborgo di Damasco, dall’esplosione di un colpo di artiglieria mentre realizzava un servizio. Lo rende noto al Arabiya, una delle emittenti per cui lavorava il giovane giornalista.
Al Tal e’ lo stesso sobborgo dove due giorni fa e’ stata rapita la troupe di Syria News, la giornalista Yara Saleh, il cameraman e il fonico, e il loro autista.

Reporter senza frontiere (Rsf) esprime preoccupazione per la liberta’ di stampa in Siria e i crescenti episodi di violenza contro i giornalisti.
L’organizzazione, in particolare, ha fatto appello al Cns e all’Esl per “l’immediata liberazione” della troupe di Syria News scomparsa due giorni fa a Damasco.
Rsf conta cinque giornalisti uccisi in Siria da gennaio 2012 (Mohammad Saeed – Tv di Stato siriana -, Marie Colvin – Sunday Times -, Remi Ochlik – IP3 Press -, Gilles Jacquier – France 2 -, Shoukri Ahmed Ratib Abu Bourghoul – Al-Thawra), e 29 tra blogger e citizen journalist morti.
A questo elenco vanno aggiunti i siriani Ali Abbas (Sana) e Yusuf al-Bushi (freelance), uccisi ieri, Ramy Al-Sayed (Shaam News Network) morto a Homs lo stesso giorno di Colvin e Ochlik, e i due iracheni Ali Jabburi al Kaaby (Al Riwaa) e Falah Taha (freelance), uccisi a meta’ luglio.


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