Sardegna, lavoratori occupano la miniera della Carbonsulcis

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Duecento minatori occupano la miniera della Carbonsulcis a Nuraxi Figus, frazione di Gonnesa, in provincia di Carbonia-Iglesias. Un piccolo nucleo, spiegano i lavoratori, ha iniziato la protesta ieri sera intorno alle 22.30, interrompendo l’attività estrattiva, che è continua sulle 24 ore, e stamane sono arrivati i colleghi a dare man forte. I lavoratori hanno riversato un camion di carbone sul piazzale antistante alla miniera, per bloccare l’ingresso dei mezzi. Gli accessi sono cinque: la ‘discenderia’ generale che dà sul piazzale, dalla quale transitano i mezzi, e quattro ‘pozzi’, dai quali possono passare i lavoratori. I minatori presidiano i cinque punti, regolando gli ingressi. “Abbiamo invitato la direzione generale a lasciare la miniera e la direzione generale ha avvertito gli organi preposti, declinato le reponsabilità”, spiegano.

“Abbiamo occupato la miniera perché la situazione è diventata esplosiva”, racconta Giuseppe Sanna, rappresentante Rsu della miniera. “Il governo – sottolinea – non ci dà garanzie. Cerchiamo di ottenere un po’ di attenzione sul problema. Il 31 agosto ci sarà una riunione a Roma dalla quale ci aspettiamo risposte concrete sul progetto integrato. Stamane c’è un incontro in Regione ma non sarà risolutivo, serve più che altro a calmare gli animi. All’occupazione – aggiunge – proposta dalla Rsu di fabbrica e con la quale tutti i lavoratori sono concordi, partecipa tutto il personale della miniera. All’esterno si stanno organizzando informative e assemblee per i lavoratori dei turni montanti”. A visitare la miniera occupata si è recato stamane Mauro Pili, deputato del Pdl ed ex presidente della Regione Sardegna.
La situazione è tranquilla. Sul posto non ci sono polizia né carabinieri e i vigili del fuoco non sono stati chiamati, secondo quanto spiegano la questura, i comandi di zona dei militari, e il comando provinciale dei pompieri di Iglesias. (fonte La Presse)


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