Un caso sconvolgente e tuttavia taciuto in Francia da oltre undici anni. Nicolas Giudici, saggista e giornalista corso, indaga su un affare di corruzione e di vizi inconfessabili a Nizza e nella Costa Azzurra. Questo affare, noto come caso Kamal, ha suscitato uno vero e proprio scandalo internazionale e ha provocato forti tensioni tra la Giustizia francese,
finita nell’occhio del ciclone, e quella degli Stati Uniti. Pochi giorni prima della pubblicazione di questo libro-denuncia, presso la casa editrice Grasset di Parigi, Giudici viene ucciso misteriosamente.
Subentra quindi un fitto silenzio, che con il trascorrere degli anni assume i toni di un
segreto di Stato. Il libro, *Viol judiciaire*, che doveva andare in stampa
sotto forma di memoriale di un protagonista, Karim Kamal, amico da lunga
data di Giudici, non viene più pubblicato, né in Francia né altrove.
Finisce semplicemente nel nulla. Il magistrato che istruisce il
procedimento imbocca sin da subito la pista del delitto privato.
L’assassino viene individuato in un balordo, che sin da subito si dice e
continuerà a dirsi estraneo all’assassinio. Si tratta di Didier Sialelli,
un giovane teppista dell’Alta Corsica, che va incontro a uno strano e
tragico destino: scarcerato prima che si celebrasse il processo, appena due
mesi dopo è ucciso a sua volta, facendo cadere una pietra tombale sul caso
Giudici. Anche la morte di Sialelli finisce poi nel nulla.
Carlo Ruta ha scoperto il caso, lo ha investigato, ha raccolto
testimonianze e indizi che consentono di estrapolare una chiave di lettura,
apportando elementi nuovi alla ricerca delle possibili responsabilità. Ne
ha tratto un libro investigativo, dal 27 settembre 2012 nelle librerie
italiane. S’intitola *Il caso Giudici. Nicolas Giudici: la misteriosa morte
del giornalista che indagò i poteri forti di Francia*, ed è pubblicato da
Alpine Studio di Lecco, nella collana di libri d’inchiesta “A Voce Alta”.
Lo storico e giornalista siciliano non si limita a narrare il mistero di
questa uccisione. Spiega il lavoro antropologico e sociologico che Nicolas
Giudici ha fatto sulla Corsica e sul Mediterraneo. Anche questo impegno
infatti, pur tenuto in alta considerazione nell’università della Corsica e
in altre francesi, è oggetto curiose rimozioni. Il saggista corso nei mesi
prima dell’uccisione stava lavorando a diverse opere, di cui una aveva per
oggetto il nazionalismo in Europa. Era il periodo della guerra in Kossovo.
E anche questo lavoro, presente nell’hard-disk del computer di Giudici, che
è stato sequestrato a Cannes dagli investigatori, è finito nel nulla. Cosa
è allora il caso Giudici, realmente? Qualcuno ha voluto l’assassinio del
giornalista?
Sullo sfondo di questa storia, complessa e stupefacente, il rapporto
travagliato tra la Corsica e la Francia, le motivazioni e le derive del
nazionalismo, la corruzione degli uffici pubblici nel Mezzogiorno del
Paese, le collusioni della politica. Nell’ultimo capitolo, un’ampia
conversazione dell’autore con Jean-François Gayraud, analista di
geopolitica dei fenomeni criminali.
Carlo Ruta,
*Il caso Giudici. Nicolas Giudici: la misteriosa morte del
giornalista che indagò sui poteri forti di Francia*
Alpine Studio, Lecco
pp. 130, euro 10,00