Non c’è alcuna ragione che autorizzi gli organi d’informazione ad attaccare sul piano personale i magistrati che assumono provvedimenti delicati e di grande rilevanza.Non c’è alcuna ragione che autorizzi esponenti delle istituzioni a commentare i provvedimenti dei magistrati con parole e toni che lasciano ipotizzare l’esistenza di finalità diverse e non confessate.
Si tratta di atteggiamenti che trasferiscono impropriamente sull’attività giudiziaria una cultura del nemico e comportamenti utilitaristici che a questa sono estranei.
Purtroppo a questi atteggiamenti continuiamo ad assistere da troppi anni, nel solco di un imbarbarimento del costume, della cultura istituzionale e dell’idea stessa di politica che viene inutilmente denunciato. Quanto continua ad avvenire con riferimento alle indagini sul’Ilva di Taranto appare davvero sconcertante e non trova spiegazione sulla base delle normali regole dell’informazione.
Magistratura democratica esprime ancora una volta la massima preoccupazione per questa deriva, che reputa pericolosa per le istituzioni, nonché la più grande amarezza per l’opera di disinformazione che viene così effettuata dietro l’apparenza di una critica legittima all’operato della magistratura.
Esprime piena solidarietà ai colleghi aggrediti sul piano personale e professionale e assicura che in ogni sede farà valere il diritto dei magistrati ad operare serenamente anche in presenza di vicende complesse e delicate che toccano diritti fondamentali delle persone e interessi rilevanti e che richiedono la massima cooperazione tra le istituzioni.